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RASSEGNA STAMPA - Marzo 2007
In questa pagina verranno riproposti gli articoli, pubblicati dai quotidiani locali,
che ci perverranno, riguardanti Scilla.
Si accettano suggerimenti da parte dei Gent.mi lettori
a cura di arbitrio editori:
arbitrioeditori@arbitrio.it
pinodamico@arbitrio.it
Rocco Bellantone
Dicono di Scilla Vedi i filmati su Scilla
Caso elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”- Intervista al prof. Giancarlo Spadanuda,
Il Comune non naviga in acque tranquille
Scilla, consiglio comunale del 29 marzo.
Il principe Emanuele Filiberto di Savoia a Scilla
Sarà chiusa dal 14 aprile al 20 luglio, la corsia Nord dell’A3 nel tratto compreso tra Scilla e Bagnara
Un furto di un mezzo industriale
Ha deciso di concludere la breve e sfortunata esistenza pochi metri prima del suggestivo affaccio Morselli.
La mareggiata non è solo un brutto ricordo. "
Vedi il filmato"
Salta l’assemblea popolare di Favazzina per l’assenza del sindaco Ciccone.
“Sorgente-Rizziconi”, approfondimento sulla questione dell’elettrodotto a 380 kv.
Disaccordo in merito alla realizzazione dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”.
Abbandono, per la seconda volta consecutiva, dell’aula dei consiglieri di opposizione.

Intervista al leader del gruppo consiliare di minoranza “Uniti per rinnovare” Rocco Bueti.
Fratture insanabili tra maggioranza e opposizione
Demolizione dell'ecomostro "Scoglio di Ulisse" "
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Elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”
Al Castello Ruffo di Scilla seminari sul pescaturismo ed ittiturismo
Conclusione del congresso dei DS di Scilla. Larga vittoria della mozione di Fassino.
A breve partiranno i lavori per l’ammodernamento del nuovo tratto dell’A3, tra Scilla e Reggio
Congresso dei Democratici di sinistra di Scilla per l’elezione del segretario nazionale del partito.
La proposta degli scout scillesi: Dedichiamo la villa comunale a Baden Powell.
Elettrodotto "Sorgente-Rizziconi": anche i cittadini si rivolgono al Sindaco
“Oliver guitar lab”, il laboratorio di Sergio Pugliesi in cui si costruiscono e restaurano strumenti musicali a misura del cliente.
Uniti per Rinnovare: un nuovo percorso per l’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”
Intervista al sindaco di Scilla Gaetano Ciccone.
Camion precipita da un viadotto dell'A3. Morto l'autista
Protocollo d'intesa tra i comuni di San Roberto, Campo Calabro e Scilla ...
Scilla, sabato 31
Caso elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”- Intervista al prof. Giancarlo Spadanuda, esperto consulente tecnico-scientifico in tema di elettrosmog.
Oggi la questione dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi è attesa ad una svolta decisiva. Salvo disdette dell’ultimo minuto, alle ore 18 si terrà a Favazzina un incontro tra il sindaco di Scilla Gaetano Ciccone e la cittadinanza locale. La speranza degli abitanti della piccola frazione scillese è che ci sia un sano confronto, dal quale possano emergere dei segnali positivi, affinché il comune opti, in concerto con la Terna, per un tracciato alternativo a quello disposto nel progetto iniziale. Le maggiori perplessità che vertono attorno alla questione, concernono, come è risaputo, i potenziali effetti dell’impianto elettrico sulla salute dei cittadini e sul ambiente circostante. In merito a questo aspetto, Calabria Ora ha ascoltato il parere di uno dei maggiori esperti in tema di elettrosmog, il consulente tecnico scientifico della Magistratura di Catanzaro prof. Giancarlo Spadanuda.
Professor Spadanuda, anzitutto che giudizio può dare riguardo la situazione dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”.
Le recenti vibrate proteste, seppur civilmente attuate, dei cittadini di Favazzina, in relazione alle temute conseguenze biologiche e sanitarie originate da emissioni di campi elettromagnetici che proverranno dall’elettrodotto a 380.000 volt in questione, hanno motivazioni certamente plausibili. Non si contano più gli studi indipendenti che hanno ormai definitivamente accertato la loro estrema dannosità sulla salute degli esseri animali e persino sulle piante.
Può fornire un resoconto degli studi condotti in materia?
I primi studi che si stanno compiendo in Italia, presso l’Università di Genova, ai quali anch’io prendo parte in qualità di consulente tecnico scientifico, sono relativi all’elettrodotto “Livorno-Acciaiolo”, con tensione pari al caso di cui si discute. I risultati indicano che è stato individuato un preciso bersaglio molecolare, l’enzima AcetilColin Esterasi AchE, che subisce una istantanea ed irreversibile diminuzione della propria attività a seguito dell’esposizione a campi di questa portata, con drammatiche conseguenze per lo sviluppo dell’embrione. La pericolosità di propagazioni di questi livelli è testimoniata, a livello regionale, dalla decisione del GIP di Paola di porre sotto sequestro un impianto elettrico di questo genere, una importante presa di posizione che ha riscosso attestati di solidarietà e benemerenza da numerose università di diverse parti del mondo.
Alla luce di questi studi e delle sue conoscenze, in che direzione dovranno orientarsi gli organi preposti per chiudere nel migliore dei modi questa vicenda?
Credo sia logico e naturale che il comune di Scilla si assuma il dovere, giuridico ed etico, di risolvere una volta per tutte questo grave problema, tutelando anzitutto il proprio territorio, così come saggiamente fatto dal comune di Villa San Giovanni, e chiedendo alla Terna di modificare il tracciato dell’elettrodotto, o in alternativa di interrare i cavi. Una procedura che la Terna stessa ha già portato avanti a Brescia, Bologna, Ancona e Mofalcone ad esempio. La Regione Calabria ha peraltro deliberato che la Terna realizzi, nelle zone antropizzate, la rete di distribuzione sotto traccia.
Scilla, venerdì 30
Il Comune non naviga in acque tranquille
L’allegra gestione delle casse comunali o,se si preferisce il burocratese, il mancato rispetto del Patto di stabilità interno, hanno indotto la Corte dei conti a pronunciarsi in merito al bilancio di previsione 2006. I magistrati contabili hanno deliberato che, il comune di Scilla non avendo rispettato le previsioni del Patto di stabilità, “dovrà provvedere, entro i termini di legge, a formulare le previsioni 2006, comunicando alla Corte le necessarie misure correttive”. In caso di mancato riscontro alla deliberazione, “il Comune, non avendo rispettati gli obblighi del Patto non potrà: effettuare spese per acquisto di beni e servizi in misura superiore alla corrispondente spesa dell’ultimo anno in cui si è accertato il rispetto degli obiettivi del Patto interno, ovvero, ove l’ente sia risultato sempre inadempiente, in misura superiore a quella del penultimo anno precedente ridotta del 10 per cento; non potrà assumere personale a qualsiasi titolo; ricorrere all’indebitamento per gli investimenti”. La Corte (Silvio Aulisi presidente, Giuseppe Ginestra,Luigi Condemi, Vittorio Cirò Candiano consiglieri, Anna Bombino primo referendario, Quirino Lorelli relatore) ha inoltre ordinato l’invio del proprio deliberato al consiglio comunale scillese e ai ministeri dell’Interno e dell’Economia. I magistrati si sono espressi in merito dopo avere accertato che “le valutazioni del bilancio di previsione per il 2006 non garantiscono il rispetto del patto di stabilità e, pertanto, andranno riformulate”. Secondo l’organo contabile regionale, “risulta prevista una spesa corrente netta per il 2006 in aumento anziché in riduzione come stabilito dalla normativa vigente”. I giudici sostengono che la loro deliberazione, tra l’altro, “ha chiarito che, ai fini della suddetta pronuncia, costituiscono indubbiamente elementi di rilievo il mancato rispetto del Patto di stabilità interno, l’impiego di risorse provenienti dall’indebitamento per spesa corrente, la presenza di gravi squilibri nella gestione finanziaria e la mancata adozione delle misure correttive proposte dall’organo di revisione”. Se stavolta la “bacchetata” giunge dai magistrati contabili e non, come in precedenza, da Uniti per rinnovare, Fi, An, vorrà dire qualcosa. Economicamente, il Comune non naviga in acque tranquille. pinodamico@arbitrio.it
Scilla, venerdì 30
Scilla, consiglio comunale del 29 marzo. Il dibattito si è incentrato sull’approvazione del bilancio preventivo del 2007.
Il dibattito emerso dal consiglio comunale, tenutosi nella mattinata di ieri, si è incentrato sull’approvazione del bilancio preventivo del 2007. Un tema caldo, passato con i voti della maggioranza, ed in merito al quale sono partite dure critiche dai banchi dell’opposizione. I consiglieri di minoranza hanno consegnato una delibera al segretario comunale, con l’esplicita richiesta che venga inviata sia al prefetto di Reggio Calabria che alla Corte dei Conti di Catanzaro. Nel documento si fa riferimento ad un recente controllo effettuato presso il comune dalla Corte stessa, dalla cui delibera risulta che “il Comune di Scilla non ha rispettato nel 2005 … il principio di pareggio del bilancio”. “Adesso abbiamo la certezza – sempre dalla nota – che il controllo della Corte dei Conti c’è stato, perché ci sono delle irregolarità che comportano pregiudizio per una sana gestione economica del comune. Un comune che si trova in simili situazioni non può concorrere alla crescita ed allo sviluppo economico del suo territorio, né può tanto meno porsi come guida di un processo di ripresa e di crescita. Noi riteniamo che siate vicini al secondo dissesto finanziario, e che la gestione dissennata delle risorse abbia determinato la situazione attuale che è seriamente compromessa”. Il sindaco Ciccone ribatte alle accuse, affermando che il bilancio preventivo 2007 è il più restrittivo dei suoi anni di mandato dal 2001, e che “la luce accesa dalla Corte dei Conti è di aiuto all’operato della giunta nel condurre un’amministrazione del paese più che positiva”. “Dovremmo certamente accelerare – ha proseguito Ciccone – nella ricerca di risorse esterne, e tengo a ribadire che negli ultimi anni questa amministrazione ha stabilizzato 14 unità lavorative, prima precarie”. Riguardo gli altri punti all’ordine del giorno, approvati con i voti della maggioranza il regolamento per l’adeguamento dell’ICI, ed il programma delle opere pubbliche per il triennio 2007/2009. Un’ultima battuta dedicata al caso dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”: Ciccone, nelle comunicazioni di apertura, ha ribadito di non aver presenziato l’incontro di sabato scorso a Favazzina perché invitato al congresso dei DS di Villa San Giovanni, rinviando al prossimo appuntamento di sabato 31 marzo. Rocco Bellantone
Scilla, venerdì 30
Il principe Emanuele Filiberto di Savoia riceve gli omaggi di benvenuto dal sindaco di Scilla Gaetano Ciccone.
Scilla – Il sindaco di Scilla Gaetano Ciccone accoglie il principe Emanuele Filiberto, offrendogli in omaggio un simbolico ricordo della cittadina dello stretto. In tanti, nel pomeriggio di ieri, hanno salutato il rampollo di casa Savoia, che si è concesso con fare tranquillo ad una chiacchierata, affacciandosi al belvedere di piazza San Rocco. Rocco Bellantone
Scilla, mercoledì 28
Sarà chiusa dal 14 aprile al 20 luglio, la corsia Nord dell’A3 nel tratto compreso tra Scilla e Bagnara
Sarà chiusa dal 14 aprile al 20 luglio, la corsia Nord dell’A3 nel tratto compreso tra Scilla e Bagnara per consentire l’avanzamento dei lavori del V maxilotto “Gioia Tauro-Scilla”. L’Anas che ha aperto nuove aree di lavoro, annunzia che il tratto sarà ultimato entro il dicembre 2008. La parziale chiusura dell’autostrada tra i comuni di Scilla e Bagnara sarà sospesa durante il prossimo esodo estivo. La società delle strade è impegnata nelle complesse lavorazioni con modalità tecnico-esecutive e di gestione della viabilità tali da arrecare il minor disagio possibile agli automobilisti e al territorio. Per questo, l’Anas ha predisposto un piano per le emergenze. Il calendario dei lavori, i dispositivi di traffico e gli itinerari alternativi sono stati concordati presso la prefettura di Reggio, in un vertice convocato dal prefetto, Luigi De Sena. Alla riunione sono intervenuti i dirigenti della Polstrada, i sindaci dei comuni di Sant’ Eufemia d’Aspromonte, Delianuova, Cosoleto, i rappresentanti della Provincia ed i funzionari dei Vigili del fuoco e del Suem 118. Per l’esecuzione dei lavori, che interessano un territorio geologicamente complesso ed orograficamente difficile, in cui è prevista la realizzazione di 11 viadotti e 7 gallerie, si renderà necessario chiudere la carreggiata Nord tra il by-pass posto in prossimità dello svincolo di Bagnara e quello della galleria “Monacena”, per un periodo di circa 18 mesi, poiché non è possibile eseguire i lavori fuori dalla sede autostradale, a causa della coincidenza del tracciato di progetto con quello esistente. Gli automobilisti percorreranno la carreggiata Sud, predisposta al doppio senso di circolazione. I lavori sono articolati in due fasi distinte: la prima, consiste nell’esecuzione della nuovo tracciato della carreggiata Nord, mentre la seconda, anche questa della durata di 18 mesi, prevede il completamento delle opere sulla nuova carreggiata Sud. Particolare attenzione è stata posta al problema della sicurezza durante tutte le fasi delle lavorazioni. Il piano di gestione delle emergenze, in funzione di eventi accidentali che potrebbero accadere in carreggiata Sud, prevede in caso di necessità la pronta disponibilità di una o di entrambe le corsie della carreggiata Nord, secondo il grado delle emergenze suddiviso in sei fasi di criticità, che include, nei casi meno gravi, l’utilizzo della sola corsia di sorpasso della Nord, tra i by-pass più prossimi alla zona interessata, mentre in quelli più seri, previa sospensione delle lavorazioni, l’utilizzo dell’intera carreggiata Nord a doppio senso di marcia. Quando non sarà più utilizzabile la Nord si potrà ricorrere alla deviazione del traffico lungo la Statale 18, disponendo l’uscita obbligatoria dall’A3 dagli svincoli di Scilla e di Bagnara. E’ previsto inoltre, per favorire la tempestività degli interventi di soccorso, l’ubicazione di postazioni con mezzi di soccorso meccanico e sanitario presso la piazzola Belvedere in località Acqua della Signora. pinodamico@arbitrio.it

SCILLA, mercoledì 28
Un furto di un mezzo industriale
Un furto di un mezzo industriale è stato consumato nottetempo in via Valle degli Angeli. Una betonpompa, infatti, è stata asportata dal deposito di un’impresa scillese specializzata della distribuzione di calcestruzzi. Il valore della betoniera si aggira intorno ai centocinquantamila euro. I carabinieri della locale Stazione, al comando del maresciallo Giuseppe Bonfardino hanno avviato l’attività investigativa. pd@arbitrio.it
Scilla, martedì 27
Ha deciso di concludere la breve e sfortunata esistenza pochi metri prima del suggestivo affaccio Morselli.
Ha deciso di concludere la breve e sfortunata esistenza pochi metri prima del suggestivo affaccio Morselli, il belvedere a strapiombo su Lido delle Sirene, dedicato al poeta pesarese che cantò lo struggente amore tra Glauco e Scilla. Emilio Russo, vent’anni non ancora compiuti, studente reggino residente in via Giffone al rione Gebbione, ha deciso di lanciarsi in mare da Punta Pacì, forse per una delusione amorosa.
A scoprire il cadavere è stato un giovane scillese intento a pescare polipi da una imbarcazione. Intorno a mezzogiorno di ieri è scattato l’allarme. Nella zona sono state fatte confluire le motovedette dei carabinieri e della Guardia costiera. Da terra, nel corso di una perlustrazione, i carabinieri della Stazione di Scilla, guidati dal maresciallo Giuseppe Bonfardino e della Compagnia di Villa San Giovanni, coordinati dal capitano Adolfo Angelosanto, hanno ritrovato regolarmente parcheggiata lungo la Statale 18, la Fiat Seicento del giovane. Il corpo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Reggio Calabria ad una profondità di circa sette metri. Il cadavere è stato trasportato a bordo di un natante militare nel porto di Scilla. Sulla banchina, il medico legale della polizia di Stato, Mario Matarazzo ha eseguito i rilievi esterni. Secondo il perito, la morte sarebbe giunta per annegamento. Emilio Russo, si sarebbe tolto la vita nelle prime ore di lunedì. Il sostituto procuratore della Repubblica, Danilo Riva ha disposto per oggi pomeriggio l’esame autoptico che sarà eseguito presso l’obitorio degli Ospedali Riuniti. pinodamico@arbitrio.it
Scilla, domenica 25
La mareggiata non è solo un brutto ricordo.
La forte mareggiata che ha colpito Scilla il 13 febbraio scorso, causando un vero e proprio stato di crisi specie per il quartiere di Marina Grande, ad oltre un mese di distanza non è solo un brutto ricordo. Devono infatti ancora essere rimossi diversi strati di sabbia che ostruiscono per alcuni tratti il passeggio sul lungomare, offrendo uno spettacolo non certo esaltante agli occhi dei parecchi visitatori che frequentano i locali di Scilla specie nelle belle giornate dei fine settimana. I cittadini del borgo di Marina Grande protestano per lo stato di semi-abbandono in cui riversa il loro quartiere, ed appurato che i mezzi speciali per lo sgomberamento delle montagne di sabbia, probabilmente non arriveranno sino a qualche giorno prima di Pasqua, si adoperano personalmente per rendere più decorosa la via marina deturpata dalla mareggiata. Rocco Bellantone
Scilla, domenica 25
Salta l’assemblea popolare di Favazzina per l’assenza del sindaco Ciccone.
Scilla – La questione dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi” si arricchisce di un nuovo capitolo. È infatti saltata, nel pomeriggio di ieri, l’assemblea popolare indetta dal sindaco di Scilla Ciccone, per discutere insieme alla popolazione della frazione di Favazzina del caso dell’elettrodotto. In merito ai motivi che hanno causato l’assenza del primo cittadino scillese, gravitano, tra gli abitanti di Favazzina, perplessità e sconcerto. L’incontro di ieri era atteso con grandi aspettative dalla comunità di Favazzina, che vedeva, nel confronto diretto con il sindaco, la possibilità di esporre le proprie preoccupazioni sulla realizzazione del nuovo impianto elettrico, nonché l’occasione per avanzare interessanti proposte per un tracciato alternativo a quello stabilito dalla Terna, società responsabile. Pretese assolutamente giustificate, ma purtroppo smentite dal reale andamento dei fatti. Né il primo cittadino, né alcun rappresentante della giunta comunale, ha presenziato la manifestazione di ieri. L’unica traccia dello slittamento della riunione al prossimo 31 marzo, è stata infatti una correzione ad un manifesto affisso all’entrata del locale che doveva ospitare l’incontro. A Favazzina era giunto anche Lamberti Castronuovo, candidato a sindaco di Reggio per le prossime elezioni comunali, proprietario di un’abitazione a Favazzina, habitué da anni della piccola frazione scillese, e dunque particolarmente sensibile alla tematica dell’elettrodotto. Sorpreso anch’egli dal rinvio della riunione, si è immediatamente prodigato per avvertire della situazione il presidente della Provincia di Reggio. Successivamente, intrattenutosi con i cittadini, molti dei quali sui amici e conoscenti, ha rassicurato tutti che si occuperà personalmente della vicenda, contattando anzitutto l’assessore Neri, ed in un secondo momento rendendosi attivo presso gli enti provinciali preposti. Castronuovo ha inoltre speso parole di incoraggiamento verso i cittadini presenti, invitandoli ad opporsi in maniera unita e secondo i mezzi opportuni all’installazione dell’elettrodotto, e rinviando anche ad un incontro con lo stesso sindaco Ciccone. Ai cittadini di Favazzina non resta altro che aspettare il prossimo 31 marzo, con la speranza che un confronto con il sindaco e la giunta possa esserci realmente. Dalle esternazioni dei presenti, molti dei quali giunti appositamente da Reggio, trapela il disappunto perché da parte del comune è mancata una preventiva comunicazione dello spostamento dell’incontro, e per come, in generale, la popolazione sia stata sinora esclusa da qualsiasi tipo di decisione o consultazione in merito ad una questione che la riguarda così direttamente. Rocco Bellantone
“Sorgente-Rizziconi”, iter burocratico.
La storia dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi” comincia con la presentazione di un primo progetto da parte dell’ENEL, divenuta Terna nel 1999, il 15 maggio del 1995. Nel giugno del 1998 vengono approvate le prime modifiche da apportare al disegno iniziale, con la regolazione di distanza dell’opera dalle abitazioni di 50 metri, dalle scuole e dagli ospedali di 100 metri. Nell’ottobre 2002 la sottoscrizione del decreto di autorizzazione del progetto, successivamente all’approvazione della conformità urbanistica, scaturita dal consiglio superiore dei lavori pubblici del 24 luglio 2001. Alla stipulazione del Protocollo d’intesa tra la terna e la Regione Calabria, fa seguito tra il settembre ed il novembre 2005 l’individuazione del corridoio preferenziale per l’elettrodotto, operata dalla Provincia di Reggio Calabria in accordo con la Terna. Nel marzo 2006 la presentazione di una variante del progetto e, da lì, la consegna ai comuni interessati della bozza del Protocollo d’intesa da deliberare entro il 10 novembre 2006. Il 26 gennaio 2007 l’atto conclusivo: Scilla prende il posto del rinunciatario comune di Villa San Giovanni, ed approva in occasione del consiglio comunale di questa data l’approvazione del protocollo d’intesa.
Scilla, venerdì 23
“Sorgente-Rizziconi”, approfondimento sulla questione dell’elettrodotto a 380 kv.
“Sorgente-Rizziconi”, l’elettrodotto che s’ha da fare. Il nuovo impianto elettrico rientra nel piano di sviluppo 2006 della società Terna, ed è mirato al miglioramento della qualità del passaggio di corrente dalla Sicilia alla Calabria. La questione del “Sorgente-Rizziconi” è però apparsa, sin dalla sua venuta alla luce circa due mesi fa, piuttosto intricata, tanto da suscitare nella comunità della cittadina di Scilla lunghi dibattiti e serie perplessità. I punti interrogativi che gravitano attorno alla vicenda sono infatti moltissimi, ed affollano in primis i pensieri degli abitanti della frazione Favazzina di Scilla, che presto si vedranno installare, a propria insaputa, la stazione d’approdo dell’elettrodotto, sul loro un tempo incontaminato spicchio di costa, peraltro a pochi metri dalla già esistente centrale di pompaggio del metano. Protagonisti del caso “Sorgente-Rizziconi” ovviamente la società Terna, responsabile della realizzazione dell’opera, nonché il comune di Scilla che, prendendo il posto del rinunciatario comune di Villa San Giovanni, in cambio di un esoso compenso di circa un milione e quattrocentomila euro, ha accettato che l’elettrodotto venga costruito sul proprio territorio, facendo registrare polemiche da parte della minoranza in consiglio e dei tanti cittadini scillesi sensibili a questo stato di cose. In un quadro così complesso ed articolato, conviene per chiarezza cominciare dalle origini, vale a dire dal progetto dell’opera, riportato in maniera esaustiva nei piani di sviluppo 2005/2006 della Terna.
L’opera in progetto. L’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi” rientra nel programma dei lavori principali del piano di sviluppo 2006 della Terna. L’area dello Stretto, secondo i dati della Terna, rappresenta una delle sezioni di rete maggiormente critiche, nella quale si prevede l’insorgere di problematiche per quanto concerne l’alimentazione della parte meridionale della Calabria, attualmente alimentata dalla sola stazione di Rizziconi (RC) e caratterizzata da una bassa qualità del servizio di distribuzione. Entrando nel particolare del progetto, il nuovo elettrodotto a 380 kV “Sorgente-Rizziconi” si colloca appunto tra quegli interventi operati dalla Terna per lo sviluppo di qualità della rete che collega la Sicilia alla nostra regione. Sulla sponda calabrese, esso concerne di una parte in doppio cavo sotto marino che attraverserà lo stretto di Messina per arrivare all’approdo di Favazzina, e di una parte in linea aerea in doppia terna che attraverserà i piani delle altre due frazioni di Scilla, Melia e Solano Superiore, sino a raggiungere Rizziconi. In ottica Terna, il progetto garantirà una maggiore sicurezza di connessione della rete siculo-calabrese, favorendo gli scambi di energia tra le due regioni. L’approdo dell’elettrodotto nella nostra regione sarà situato appunto a Favazzina, con l’installazione, presso la stazione a 150 kV già esistente, di una nuova sezione a 380 kV, che consentirà direttamente di alimentare dal sistema di AAt (ad altissima tensione) la rete di distribuzione a 150 kV del sud della Calabria. La stazione di Favazzina da un lato, e quella di Sorgente in provincia di Messina dall’altro, costituiranno i nodi di rifasamento di questo nuovo collegamento.
Il rifiuto di Villa San Giovanni e l’ok di Scilla. La prima domanda sorta spontaneamente ai cittadini scillesi che si sono interessati al progetto della Terna, è perché esso, inizialmente destinato al comune di Villa San Giovanni, sia poi passato al comune di Scilla. Il sindaco di Villa Cassone, interpellato sulla vicenda, non entra nel merito della decisione del primo cittadino di Scilla Ciccone, sottolineando che Villa non ha optato per accogliere sul suo territorio l’elettrodotto perché non interessata all’opera. “Abbiamo preteso – precisa Cassone – che i cavi che passeranno al confine con il territorio del nostro comune vengano totalmente interrati, in modo da provocare il minor impatto ambientale possibile sul territorio”. E Scilla? Il progetto dell’elettrodotto nella cittadina del basso tirreno è stato approvato in occasione del consesso civico del 26 gennaio scorso. A quel consiglio comunale si registrarono le dure proteste da parte dello schieramento di opposizione “Uniti per rinnovare”, che invitò la giunta a rimandare la decisione per poterne discutere con maggiora calma e attenzione, lasciando la possibilità anche ai cittadini di proporre dei percorsi alternativi al tracciato stabilito dalla Terna. Alla fine prevalsero però i voti della maggioranza, come riportato nella deliberazione di quel consiglio comunale, che sancì praticamente l’accordo con la Terna per la realizzazione dell’elettrodotto. La decisione di quel giorno fruttò per le casse comunali l’entrata di un milione e quattrocentomila euro circa. Sulla vicenda il primo cittadino Ciccone, nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 16 marzo scorso, ha voluto precisare che il percorso scelto per il passaggio dei cavi è quello che reca meno danni al territorio scillese, migliore rispetto al tracciato precedente che attraversava il paese per il 90% del suo perimetro. Ha inoltre ribadito che si tratta di un progetto a largo respiro, poiché coinvolge non la sola Scilla ma nell’insieme le regioni di Sicilia e Calabria, che l’unico limite imposto dal progetto della Terna è il divieto di edificabilità nei 20 metri adiacenti la stazione elettrica che sorgerà, e che i ricavati dell’operazione saranno stanziati per la realizzazione di infrastrutture nelle frazioni di Favazzina, Melia e Solano.
La mobilitazione della cittadinanza contraria all’elettrodotto. I punti interrogativi comunque rimangono? Una delegazione degli abitanti di Favazzina in questi giorni ha inviato una lettera al sindaco di Scilla Ciccone, con l’obiettivo di ottenere un incontro per discutere insieme della vicenda, e trovare dei percorsi diversi per i cavi che appreoderanno sulla loro spiaggia. A questa richiesta ed all’opposizione energica di “Uniti per rinnovare”, si aggiunge la raccolta di firme per sottoscrivere una petizione indirizzata al comune per la modifica del tracciato dell’elettrodotto, promossa da alcuni attivi ragazzi scillesi che gestiscono il sito Malanova.it. Questi reclami si basano su una serie di punti sui quali occorre fare chiarezza. Anzitutto emergono dubbi sull’inadempienza del comune rispetto a uno degli impegni di sua esclusiva competenza, come previsto dall’art. 6.2 del Protocollo di intesa (firmato dalla Regione Calabria, dalla provincia di Reggio, dalla società Terna e dai comuni aderenti al progetto), in cui si precisa quanto segue: “Gli Enti (sottoscrittori dell’atto)… si impegnano a… favorire la realizzazione delle opere… anche mediante la diffusione preventiva delle informazioni sugli approfondimenti svolti e sui contenuti del presente Protocollo d’Intesa, anche mediante la diffusione preventiva delle informazioni sugli approfondimenti svolti e sui contenuti del presente Protocollo di intesa, per prevenire e dirimere ogni conflitto territoriale e sociale che dovesse sorgere”. Altri dubbi sono dovuti al no da parte del comune della richiesta di un consiglio comunale ad hoc avanzata dalla minoranza, ma anche alle condizioni precarie della statale 18 e del tratto ferroviario ad essa parallelo, dove è previsto lo scavo di una galleria per il passaggio dei cavi.
E poi c’è il tema salute. Avere delle certezze incontrovertibili su quelli che possono essere gli effetti dell’elettrosmog sulla salute dell’individuo, come è noto, è cosa al momento non possibile. Ma in merito alla vicenda, possono far riflettere dei dati provenienti dalle fonti IFAC-CNR raccolti dalla delegazione di Favazzina, che, se rapportati alla situazione di Favazzina, dimostrano che in un tratto di spiaggia di 50 metri interessato da un campo elettromagnetico con un picco a circa 4 metri di distanza dall’asse della linea di 14,6 micro Tesla, possono riscontrarsi dei pericoli per la salute umana. Facendo riferimento ad un altro dato rintracciato sempre dai cittadini di Favazzina, “l’ultimo studio internazionale, pubblicato nel settembre del 2000 e finanziato dalla Comunità Europea, afferma che il rischio di leucemia infantile raddoppia in prossimità di elettrodotti quando il campo ha valori uguali o maggiori a 0,4 micro Tesla. Sempre nel 2000 uno studio italiano del Registro Tumori di Varese ha stimato un rischio relativo di 4,5 in corrispondenza di livelli di esposizione superiore a 0,1 micro Tesla”. Preoccupa anche ovviamente l’estrema vicinanza del metanodotto all’elettrodotto che vi sorgerà a poche decine di metri, anche se non si conoscono le valutazioni fatte dalla Snam, nonché quella che può essere l’incidenza dei cavi sottomarini sull’ambiente marino e sui fondali.
L’incontro di sabato. Intanto un primo risultato positivo gli abitanti di Favazzina lo hanno già ottenuto. Il sindaco Ciccone ha infatti indetto per sabato prossimo un incontro nella frazione di Scilla, con inizio alle ore 18, per discutere del problema con la cittadinanza locale. Un sensibile passo in avanti verso il dialogo tra le parti. Si auspica perciò un serio confronto, dal quale potranno emergere delle proposte interessanti, affinché questo elettrodotto possa non divenire da qui a qualche anno una piaga insanabile per il territorio di Scilla. Rocco Bellantone
Scilla, mercoledì 21
Disaccordo in merito alla realizzazione dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”.
Cresce l’attenzione intorno alla vicenda dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”. I cittadini della frazione Favazzina di Scilla hanno deciso di inviare una lettera al primo cittadino Gaetano Ciccone, con lo scopo di ottenere un incontro per poter discutere della situazione progettuale dell’opera ed avanzare proposte alternative al tracciato fissato dalla società responsabile Terna S.p.A. La missiva muove dalla constatazione dell’inadempienza, da parte del comune, di una precisa direttiva dell’art. 6 del Protocollo d’intesa allegato alla delibera del 26 gennaio scorso, in cui si raccomandava ad ogni amministrazione comunale, coinvolta nelle fasi di realizzazione dell’elettrodotto, di informare preventivamente la propria cittadinanza, in modo da prevenire possibili conflitti territoriali e sociali. Gli abitanti di Favazzina, informati della costruzione dell’opera su un tratto della loro spiaggia in occasione di un dibattito sull’inquinamento elettromagnetico promosso dal Laboratorio politico-culturale “G.Pirrotta”, chiedono adesso al sindaco Ciccone la possibilità di esporre i propri punti di vista in una riunione specifica, considerate le preoccupazioni che derivano dalla futura messa in funzione di una struttura che, associata al già esistente metanodotto, andrebbe ulteriormente a deturpare la costa di Favazzina. Con l’installazione dell’elettrodotto, “secondo i dati delle fonti IFAC-CNR – si legge in nota – un tratto di spiaggia di circa 50 metri sarà interessato da un campo elettromagnetico con un picco a circa 4 metri di distanza dall’asse della di 14,6 Tesla, il che, tradotto secondo gli studi scientifici attuali, comporterebbe un certo rischio per la salute umana”. “Le spiagge e tutti i terreni sovrastanti nei pressi e in corrispondenza dell’approdo, che l’ultimo Piano Regolatore eleva a zone di pregio turistico, verrebbero fortemente penalizzati!...Che immagine turistica può avere un’area balneare con la stazione di pompaggio del metano da un lato e un elettrodotto a 380 Kv dall’altro”? Altro snodo fondamentale concerne il tracciato sotterraneo, che prevede lo scavo di una galleria, ad inclinazione costante di circa 3 km, che va dall’area di approdo alla stazione elettrica di Scilla. I cittadini di Favazzina chiedono se al riguardo sono stati effettuati gli studi necessari sull’alto rischio idrogeologico in cui verte la montagna in questione, precisando che la statale 18 nel tratto di strada da Bagnara a Scilla è posta sotto sequestro, e che i treni che viaggiano nella medesima direzione sono costretti da due anni a transitare a 20 km h. Il comunicato si conclude con la rinnovata proposta al sindaco ed alla società Terna di valutare insieme altre ipotesi di approdo dei cavi lontano dalla spiaggia. La speranza è che l’invito al confronto da parte degli abitanti di Favazzina venga raccolto dagli organi competenti chiamati in causa, e che si possa gradualmente procedere alla modifica del tracciato dell’elettrodotto. Rocco Bellantone
Scilla, lunedì 19 –
Abbandono, per la seconda volta consecutiva, dell’aula dei consiglieri di opposizione.
La vicenda relativa alla nomina degli assessori ad acta ha determinando l’abbandono, per la seconda volta consecutiva, dell’aula dei
consiglieri di opposizione appartenenti a “Uniti per Rinnovare”. Questa volta il gruppo dell’ex sindaco Rocco Bueti annunzia che l’astensione dai lavori del civico consesso, è a tempo indeterminato sino a quando non sarà ripristinata la civile agibilità democratica. Il gruppo consiliare, tuttavia, si riserva di intervenire in particolari occasioni a tutela delle esigenze dei cittadini o sociali. Con un piede sull’Aventino, “Uniti per Rinnovare” continuerà ad esercitare, con forme e strumenti diversi, il ruolo di opposizione. "Secondo noi, a partire dalla Costituzione fino alle consuetudini, devono essere rispettate tutte le norme ed i primi ad osservarle devono essere proprio quei soggetti che, a vario titolo, rappresentano le Istituzioni stesse anche se, a volte, per motivazioni varie, non sono completamente condivise. – evidenzia il gruppo di minoranza - Nel nostro Comune ed in particolare in questo consiglio comunale assistiamo a prese di posizione, particolarmente da parte del sindaco, che non vanno in tale direzione e pertanto svolgiamo il nostro ruolo di opposizione con notevole disagio sia politico che personale. Noi crediamo che tutta l’attività comunale, sia burocratica sia amministrativa, debba essere regolata dalla legislazione vigente che comprende anche le norme statutarie e regolamentari e riteniamo che nulla debba essere fatto al di fuori degli appositi strumenti legislativi. Ci risulta che il sindaco, dopo aver conferito abusivamente, a cittadini e consiglieri comunali, le così dette “deleghe ad acta” non intende revocarle perché, a suo dire, “…hanno prodotto e producono buoni frutti……”. Oltre a ciò non intende nominare le Commissioni consiliari e spesso elude anche delle prerogative del consiglio comunale. Prendiamo atto, con nostro vivo disappunto, che a nulla sono valse le precisazioni in merito espresse sia dal prefetto che dal direttore generale del comune e riteniamo che tale arroganza, impropriamente esercitata con la forza del numero e con l’abuso del ruolo di sindaco, sia ingiustamente posta in essere in spregio sia alla legislazione vigente che a soggetti preposti ad organi istituzionali dello Stato". Da parte sua il sindaco Gaetano Ciccone, sostiene che “le deleghe assegnate ad alcuni collaboratori non possiedono la natura, le caratteristiche ed il contenuto di quelle assessorili, che restano di esclusiva pertinenza dei componenti la Giunta”. Il primo cittadino, rispondendo al prefetto De Sena, il quale aveva definito quelle nomine prive di valore giuridico, evidenzia che si tratta solo di collaboratori personali che, forniti di particolari capacità e competenze, danno il proprio contributo “consentendo allo stesso sindaco di avere una cognizione più completa e approfondita delle tematiche oggetto di tali deleghe”. Il primo cittadino, ha accolto il suggerimento del prefetto di modificare il termine di assessore ad acta, ma continuerà ad avvalersi di queste collaborazioni che molto bene hanno fatto sin dal 2001. pinodamico@arbitrio.it
Scilla, sabato 17
Intervista al leader del gruppo consiliare di minoranza “Uniti per rinnovare” Rocco Bueti.
L’abbandono dell’aula in segno di protesta da parte dei consiglieri di minoranza, in occasione dell’ultimo consesso civico tenutosi il 16 marzo, ha evidenziato per l’ennesima volta le profonde spaccature che separano maggioranza e opposizione. Calabria Ora ha ascoltato, in merito a questo episodio ed in generale alle ultime vicende della politica amministrativa scillese, il parere del leader del gruppo consiliare “Uniti per rinnovare” Rocco Bueti.
Rocco Bueti, nel corso dell’ultimo consiglio comunale il suo schieramento ha abbandonato l’aula in segno di disaccordo. Quali sono i motivi di una così ferma presa di posizione nei confronti della giunta?
La nostra protesta è dovuta essenzialmente al fatto che nei consigli comunali di Scilla vengono seriamente compromessi i principi democratici del sano confronto. Il sindaco Ciccone, forte della maggioranza numerica che lo supporta, non ha accolto la nostra richiesta di revocare gli assessorati ad acta, seppure ci siano state in merito delle precisazioni inequivocabili da parte del prefetto De Sena che ci hanno dato ragione. Inoltre non è stata concessa alla cittadinanza la possibilità di poter discutere pubblicamente, attraverso un consiglio comunale aperto, la questione dell’elettrodotto che verrà realizzato a Favazzina. Il sindaco non nomina nemmeno le commissioni consiliari, limitandosi a presentare durante le sedute atti già impacchettati che vengono votati dalla giunta, senza che prima se ne discuta o si possano avanzare delle proposte alternative.
Successivamente al vostro abbandono dell’aula, sono stati approvati gli aumenti delle aliquota IRPEF ed ICI. Come giudica questi provvedimenti?
Si tratta di un vero salasso per i cittadini scillesi. Sono sensibili aumenti delle tasse che verranno detratti direttamente dalla busta paga dei lavoratori. Ma aspettiamoci delle spiacevoli sorprese anche per quanto riguarda le spese dell’acqua e della spazzatura. A quanto ci risulta, il comune è al limite dell’indebitamento nei confronti del tesoriere comunale, un “rosso” fisso pari a cinque milioni di euro.
Che forme di opposizione farà prevalere il suo gruppo consiliare da ora in avanti?
Date le enormi difficoltà nell’instaurare un dibattito serio e democratico in consiglio, punteremo maggiormente ad un rapporto diretto con la popolazione. Vogliamo stringere un legame forte con la gente, ascoltarne le esigenze ed i punti di vista, tenerla informata attraverso giornalini, manifesti e conferenze, coinvolgerla attivamente nella vita politica del paese. Rocco Bellantone
Scilla, Venerdì 16
Fratture insanabili tra maggioranza e opposizione
Muro contro muro tra maggioranza ed opposizione in occasione del consesso civico tenutosi pomeriggio. La minoranza, a seguito di un lungo dibattito incentrato principalmente sulla questione degli assessorati ad acta e sulla realizzazione dell’elettrodotto a 380 Kv che sorgerà a Favazzina, ha abbandonato l’aula consiliare in segno di disaccordo. A monte di questa drastica decisione, come si legge da un comunicato stampa diramato da “Uniti per rinnovare”, la mancata revoca delle deleghe fiduciarie da parte del sindaco Ciccone, nonostante “le precisazioni espresse in merito sia dal Prefetto De Sena che dal Direttore Generale del Comune”. “In conseguenza di tali comportamenti –si legge in nota- e sino al ripristino della civile agibilità civile, ci asterremo dalla partecipazione ai lavori del Consiglio comunale in segno di protesta, riservandoci di intervenire nelle circostanze in cui particolari esigenze cittadine o sociali richiedono la nostra presenza e continuando ad esercitare, con forme e strumenti diversi, il nostro ruolo di opposizione che l’elettorato ci ha assegnato”. Non sono mancate le repliche da parte dei componenti della giunta e del primo cittadino Gaetano Ciccone. In riferimento alla vicenda dell’elettrodotto, Ciccone ha sottolineato che l’impegno dell’amministrazione è quello di limitarne al massimo l’impatto sul territorio, che saranno gli organi preposti a stabilire se esso incida o meno sulla salute dei cittadini, e che i compensi che deriveranno dall’operazione saranno devoluti per la creazione di infrastrutture nelle frazioni di Favazzina, Melia e Solano, attraversate dall’opera stessa. Nel corso della seduta si è espresso anche il consigliere di minoranza di Forza Italia Rocco Giordano, il quale si è detto dispiaciuto perché in consiglio non si affrontano i veri problemi del paese, auspicando per un impegno comune per risollevare insieme le sorti di Scilla. Tra i principali punti all’ordine del giorno, in assenza dei consiglieri di opposizione, la giunta ha approvato l’aumento dell’aliquota IRPEF dallo 0,2 % allo 0,6%, e dell’ICI al 5,5‰. Rocco Bellantone
Scilla, Venerdì 16
Demolizione dell'ecomostro "Scoglio di Ulisse"
SCILLA – Stanno per essere completate le opere di demolizione del manufatto ex Regia Marina iniziati lunedì 12 marzo. Della vecchia struttura militare, edificata tra lo Scoglio di Ulisse e la diga foranea del porto, a questo punto, rimane solo il ricordo. La pala meccanica ha oramai compiuto il proprio lavoro, spiando l’edificio costruito nel corso dell’ultimo conflitto mondiale per alloggiare una fotoelettrica in dotazione ai marò di stanza presso il castello Ruffo. Con il necessario abbattimento dell’obsoleta costruzione bellica, oramai malferma e quindi pericolosa per la pubblica incolumità, scompare una parte di storia cittadina. Dietro quel rudere vi sono tanti ricordi di estati lontane. A cavallo degli anni 60-70, la postazione militare era stata trasformata in un ritrovo molto frequentato. Quelle estati lontane del boom economico erano cadenzate dai sottofondi di musica beat irradiate dal quel juke-box in funzione a tutte le ore. Tra il vociare del mare calava la tranquilla sera e sbocciavano gli amori. Il bar, il ristorantino, il suggestivo affaccio sulle rocce dello Scoglio di Ulisse, i tuffi, a volte plastici, da quella estremità di rocca a strapiombo sull’azzurro mare, ed ancora i motoscafi Riva che incrociavano a largo trainando i virtuosi dello sci nautico. Quanti ricordi di quella Scilla che si illudeva di divenire una delle capitali del turismo estivo. Capitale cosmopolita grazie alla presenza dell’Ostello della gioventù. Abbandonata la funzione ricettiva agli inizi degli anni Ottanta, la struttura ha conosciuto l’inesorabile deterioramento. Divenuto pressoché pericolante, la Capitaneria di porto ha disposto una recinzione in attesa che il Genio civile opere marittime concludesse l’iter per l’abbattimento e la successiva riqualificazione dell’area demaniale. Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di una piazzetta attrezzata a livello stradale e la costruzione di un belvedere l’altezza dell’estremità del molo foraneo. I lavori includono anche la ristrutturazione e il rivestimento in pietra del muraglione, che dalla galleria artificiale si estende sino alle banchine. pinodamico@arbitrio.it
Elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”, il gruppo consiliare “Uniti per rinnovare” in data 5 marzo ha rinnovato la richiesta per la convocazione di un consiglio comunale ad hoc.
Continua a tenere banco a Scilla la questione dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”. Il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per rinnovare” non molla la presa ed il 5 marzo scorso, attraverso un’istanza indirizzata al sindaco Ciccone ed al prefetto di Reggio Calabria, ha rinnovato la richiesta per la convocazione di un consiglio comunale ad hoc, possibilmente aperto ad eventuali interventi dei cittadini della frazione di Favazzina. L’elettrodotto a 380 KV in doppia terna dovrebbe infatti approdare sulla spiaggia di Favazzina dopo l’attraversamento dello stretto con tracciato sottomarino, procedere in galleria fino alla stazione elettrica di Melia, e successivamente attraversare per via aerea i piani di Melia e Solano Superiore, per procedere quindi in direzione di Rizziconi. Alcuni esponenti della popolazione di Favazzina, a seguito di un dibattito sui campi elettromagnetici promosso alcune settimane fa dal laboratorio politico-culturale “Giuseppe Pirrotta”, sono venuti a conoscenza del percorso tracciato dalla Terna S.p.A., società responsabile della gestione dell’opera, ed hanno dato immediatamente voce a proteste e reclami. Preoccupazioni fondate anzitutto sull’impatto ambientale che tale struttura può avere sul territorio di Favazzina, ma anche perplessità in merito a quella che può essere l’incidenza sullo sviluppo turistico della piccola cittadina, la cui spiaggia verrebbe ulteriormente ridotta ed inibita ad utilizzi balneari. Su questi punti si concentrano i dubbi di questi cittadini, nonché sulla constatazione che a distanza di anni dall’approdo del metanodotto per opera della Snam, adesso si stia per realizzare un’altra struttura che deturperà ulteriormente la costa di Favazzina. Il punto interrogativo più grande va però ricondotto al fatto che in precedenza la realizzazione dell’elettrodotto era stata rifiutata dal comune di Villa San Giovanni, per poi passare a Scilla tramite il compenso di un’ingente cifra come contropartita. Alla luce dell’evolversi della situazione, i componenti di “Uniti per rinnovare”, ribadendo di essere d’accordo per la realizzazione dell’opera, sono tornati a chiedere la convocazione di una seduta comunale specifica, in modo da poter proporre un percorso alternativo per il tracciato dell’elettrodotto, e soprattutto per ascoltare il parere e le esigenze dei cittadini di Favazzina, i principali interessati della vicenda. Rocco Bellantone
Scilla, 10 marzo
Al Castello Ruffo di Scilla seminari sul pescaturismo ed ittiturismo
Nella giornata di sabato 10 marzo la sala convegni del Castello Ruffo di Scilla ha ospitato dei seminari di approfondimento sul pescaturismo ed ittiturismo. La manifestazione è stata promossa dal sesto dipartimento di agricoltura, forestazione, caccia e pesca della Regione Calabria, e l’appuntamenti di Scilla rientra in un trittico di incontri, facendo seguito ad una riunione tenutasi giovedì 8 marzo presso il Castello di Isola Capo Rizzuto, ed anticipando un convegno conclusivo che si svolgerà il 23 marzo a Cetraro. L’iniziativa coinvolge moltissimi comuni calabresi, tra cui anche le vicine Bagnara Calabra e Villa San Giovanni appartenenti all’area dello Stretto. Gli appuntamenti in programma, e dunque anche il meeting del Castello Ruffo, sono finalizzati alla promozione delle aziende ittiche regionali praticanti il pescaturismo, in modo da poter offrire a tutti coloro che ne siano interessati i dettagli degli aspetti normativi ed operativi di questo settore. Obiettivo del progetto è infatti quello di formare operatori locali d’animazione, che possano assolvere compiti di assistenza nei confronti dei pescatori nelle pratiche di promozione e divulgazione delle loro attività. Rocco Bellantone
Scilla, 10 marzo
Conclusione del congresso dei DS di Scilla. Larga vittoria della mozione di Fassino.
Si è concluso con un vero e proprio plebiscito in favore della mozione di Fassino il congresso dei democratici di sinistra, tenutosi ieri a Scilla presso la sala convegni del ristorante “Il Ponte”. La sezione di Scilla si dimostra come era prevedibile compatta, e vota praticamente all’unanimità il nome di Fassino per l’elezione del segretario nazionale del partito. L’incontro si è aperto con gli interventi degli esponenti dei partiti invitati al congresso, e non sono mancati i riferimenti all’operato dell’amministrazione comunale, dato che ben otto componenti della giunta sono tesserati con i DS. Tra questi Rocco Dascoli, coordinatore di Rifondazione Comunista, che ha espresso il proprio disappunto in merito a quanto fatto sinora dall’amministrazione. Conferma il proprio giudizio di insoddisfazione anche Mimmo Sgroi dei Socialisti, mentre a difesa dei propri colleghi di giunta è intervenuto Domenico Mollica, appartenente ai Socialisti per l’Ulivo. Rilevanti le affermazioni di Antonio Cambareri della Margherita, che pur sottolineando le differenze che separano il suo schieramento dai DS, apre al dibattito per la formazione del partito democratico, e di Mario Patafio dell’Udeur, il quale si limita ad evidenziare la mancanza di dialogo tra i partiti a Scilla ed auspica un confronto più proficuo per il futuro. L’attenzione si è poi concentrata sull’argomentazione delle mozioni di Fassino, Mussi e Angius. A presentare la candidatura di Fassino il sindaco Gaetano Ciccone, che ha sottolineato la crescita dei DS nella cittadina della Costa Viola negli ultimi anni ed, in riferimento alla realizzazione del partito unico, ha parlato del “bisogno di una nuova forza all’interno del centro sinistra, un grande contenitore nel quale possano confluire le anime democratiche e riformiste della coalizione. Un progetto politico unico da sostenere anche a livello locale, affrontando le enormi differenze che in questo momento dividono DS e Margherita”. Giuseppe Morabito ha esposto il proprio pensiero in favore della candidatura di Mussi, e dunque contro il partito democratico, che a suo parere porterà al sostanziale scioglimento del partito, nonché alla formazione di una grande coalizione le cui componenti hanno molti punti in disaccordo difficilmente superabili in un così breve periodo. Infine Nino Sprizzi ha avanzato una proposta alternativa alle prime due sostenuta da Angius, che non si presenta però come candidato a segretario del partito. Sprizzi apre la porta al partito democratico ma non nell’immediato, bensì “successivamente ad un confronto intenso tra la parte democratica e quella socialista del centro sinistra, per una coalizione che sia nel contempo federativa e federale”. L’esito delle votazioni ha dato ampiamente ragione all’indirizzo politico tracciato da Fassino. E così anche la sezione dei DS di Scilla marcia senza esitazioni verso il partito democratico. Rocco Bellantone
Scilla, 9
A breve partiranno i lavori per l’ammodernamento del nuovo tratto dell’A3, tra Scilla e Reggio
Al via i lavori del VI macrolotto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Scilla e Reggio Calabria. Il Consiglio d’Amministrazione di Anas ha approvato oggi il progetto esecutivo affidato a Contraente Generale per i lavori di ammodernamento dal km 423,30 al km 442,920. Entro aprile saranno aperti i cantieri dell’infrastruttura. L’intervento è inserito nel Piano degli interventi strategici di preminente interesse nazionale individuati dalla Legge Obiettivo. La realizzazione dell’opera, compresa la progettazione esecutiva, è stata affidata a Contraente Generale all’ATI Impregilo S.p.a-Condotte S.p.a, in seguito costituitasi nella società di progetto Reggio Calabria–Scilla S.c.p.a., per l’importo di 446.217.677.19 euro. L’investimento complessivo è di 601.026.313,47 euro, compresa l’iva e le somme a disposizione. Il tratto ha inizio dallo svincolo di Scilla, con l’adeguamento dello svincolo attuale, e termina con lo svincolo di Reggio Calabria-Santa Caterina, con innesto sulla tangenziale di Reggio Calabria. Lo sviluppo complessivo del tratto è pari a 18,777 km. Oltre agli svincoli di Scilla e Reggio Calabria-Santa Caterina, sul tracciato sono presenti altri sei svincoli: Santa Trada (che consente l’uscita dalla carreggiata nord e l’immissione in carreggiata sud), Villa S. Giovanni, Campo Calabro, Arghillà (che consente l’uscita dalla carreggiata nord e l’immissione in carreggiata sud), Gallico, Reggio Calabria-Porto. Gli svincoli complessivi sono 8, tutti a livelli sfalsati. Per via della complessa morfologia del tracciato sono state previste numerose opere d’arte, in particolare: cinque gallerie naturali a doppia canna; quattro gallerie artificiali; venti viadotti a doppia carreggiata e nove ponti a tre luci. L’attività progettuale si è rivelata notevolmente complessa, caratterizzata ed intervallata dall’esecuzione di indagini integrative in campo, quantitativamente e temporalmente rilevanti, nonché da problemi emersi per l’interferenza della galleria Piale con il sovrastante centro abitato e per le complessità geologiche e sismiche del tratto compreso tra Scilla e Santa Trada. Tali problemi hanno richiesto la predisposizione di una serie di varianti e modifiche tecniche previste dal Contraente Generale in stretto raccordo con i tecnici Anas. Il termine per l’esecuzione dei lavori è stato rideterminato in 1.210 giorni, decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. pinodamico@arbitrio.it
Scilla, 9
Congresso dei Democratici di sinistra di Scilla per l’elezione del segretario nazionale del partito.
Si terrà nel pomeriggio di domani con inizio alle 16:30 il congresso dei Democratici di sinistra di Scilla. La manifestazione sarà ospitata presso la sala convegni del ristorante “Il Ponte”, ed avrà quale motivo di incontro l’elezione del segretario nazionale dei DS. I tesserati della cittadina della Costa della Viola saranno dunque chiamati al voto delle mozioni di Fassino, Angius e Mussi, da cui scaturirà il nome del segretario nazionale del partito decretato dalla sezione di Scilla. Ma il congresso vuole essere anche un confronto aperto e diretto con i cittadini, invitati pubblicamente in questi giorni a partecipare alla riunione, nonché un’ occasione per discutere insieme alle forze politiche scillesi del centro-sinistra, interessate a prendere parte al percorso che porterà da qui ai prossimi mesi alla formazione del partito unico. In quest’ottica va infatti interpretata la presenza al congresso di domani, oltre che dei DS, anche presumibilmente dei Socialisti e dell’Udeur. Un caso a parte riguarda invece il gruppo della Margherita, che ha comunicato di aver ricevuto tardivamente un ufficiale invito di partecipazione e di non essersi di conseguenza potuto preparare adeguatamente all’incontro. Il partito di centro-sinistra ha fatto sapere che comunque manderà un delegato a presenziare al congresso, e che rimane sensibile agli inviti degli altri partiti ed al dialogo con essi. Rocco Bellantone
da il Quotidiano della Calabria del 9 marzo
La proposta degli scout scillesi: Dedichiamo la villa comunale a Baden Powell.
SCILLA – Il centenario dello scoutismo mondiale, è celebrato nella cittadina della Costa Viola con la proposta al Comune del Gruppo scout “Scilla 1°” di dedicare due aree verdi al fondatore del movimento. In particolare gli scout scillesi hanno chiesto al sindaco Gaetano Ciccone di intitolare la villa comunale a Baden Powell e una delle zone verdi del lungomare Cristoforo Colombo alla moglie Olave. Nei giorni scorsi, gli scout scillesi sono stati a “caccia” di cittadini, che informati dell’iniziativa, la hanno prontamente appoggiata sottoscrivendo la petizione. Al momento, sono ben 376 le adesioni. Molte altre le proposte per attività “speciali” durante questo anno di celebrazioni che sicuramente non mancheranno di coinvolgere anche la popolazione. Vedremo di cosa saranno capaci i ragazzi scillesi. “Il nostro piccolo Gruppo, - dice il capo Reparto Gianluca Bellantoni - è ripartito da zero da pochi anni, ha superato e sta tuttora superando molte difficoltà, ciò nonostante sta cercando di entrare nel centenario riscoprendo i valori che hanno portato alla fondazione ed allo sviluppo mondiale dello scoutismo. Nel nostro piccolo, cercheremo di comprendere, anche se non è facile, cosa vuol dire essere parte del mondo. Anche se prendiamo il più grande mappamondo sicuramente Scilla non sarà visibile. Ciò ci ricorda quanto siamo piccoli e quanto c’è da scoprire ed esplorare fuori dal “nostro mondo”. Una delle attività che stiamo portando avanti è l’operazione ”100 Piazze” proposta dalla Federazione italiana dello scoutismo. Si tratta di far intitolare una via, una piazza, una villa comunale o qualsiasi altro luogo pubblico, al fondatore dello scoutismo o ad un personaggio che ha contribuito fortemente al suo sviluppo”. Il 2007 è l’anno importante per lo scoutismo di tutto il mondo. Nel lontano 1907, il colonnello Robert Baden Powell, portò sull’ isola di Brownsea nella Manica, un gruppo di venti ragazzi; Oggi e particolarmente in questo anno che ricorre il centenario dalla sua fondazione, più di 40 milioni di persone di tutto il mondo, danno seguito tramite varie associazioni alle idee di Baden Powell. Lo scoutismo, infatti, è il movimento giovanile più numeroso al mondo e con la maggior diffusione territoriale in ogni contesto etnico, culturale e religioso. Saranno molte le attività degli scout che si appresteranno ad affermare la grande fratellanza mondiale, che non conosce barriere fisiche, che sfonda le gabbie culturali, che crede non esista un solo centro del mondo. Il movimento scout è per sua natura “vagabondo” , non si limita, a relazionarsi in un contesto ristretto, ma cerca sempre nuovi contatti, nuovi confronti, perché vuole capire come funziona il mondo andando in giro per il mondo. p.d’a.
da il Quotidiano della Calabria del 6 febbraio
ELETTRODOTTO “SORGENTE-RIZZICONI”: ANCHE I CITTADINI SI RIVOLGONO AL SINDACO
SCILLA – Elettrodotto “Sorgente – Rizziconi”: gli scillesi temono i possibili danni alla salute della collettività, all’ambiente e allo sviluppo turistico. Danni che potrebbe produrre l’opera da 380 Kv in doppia terna con l’attuale percorso che interessa zone di particolare pregio paesaggistico e terreni impiegati a colture intensive. Così i cittadini, venuti a conoscenza del grave rischio a seguito di un dibattito promosso dal Laboratorio politico “Pirrotta”, hanno chiesto al sindaco Ciccone di concertare eventuali percorsi alternativi. Proprio ieri, il gruppo consiliare “Uniti per rinnovare” ha depositato una nuova richiesta di convocazione del consiglio comunale, con all’ordine del giorno il parziale spostamento della linea. Il gruppo di opposizione, capeggiato dall’ex sindaco Rocco Bueti, ha sollecitato una riunione aperta agli interventi dei cittadini. Nei giorni scorsi, “Uniti per rinnovare”, che non è assolutamente contro la realizzazione dell’opera, aveva proposto alla società “Terna” che cura la progettazione un percorso alternativo, chiedendo anche che il tutto fosse avvenuto di concerto con l’Ente municipale. Tuttavia, il civico consesso, ha approvato il progetto attuale. L’elettrodotto, i cui cavi provengono da Milazzo, dovrebbe approdare sulla spiaggia di Favazzina, procedere in galleria sino alla stazione elettrica di Melia e, successivamente, attraversare, per via aerea, i piani di Melia ed alcuni di Solano Superiore per procedere, quindi, in direzione di Rizziconi. "Tale percorso, - sostengono i cittadini promotori dell’incontro con il primo cittadino – produrrebbe notevoli danni ambientali alle persone, alla flora ed alla fauna terrestre e marina, e soprattutto alla frazione di Favazzina ed al suo sviluppo turistico la cui spiaggia verrebbe ulteriormente ridotta ed inibita ad utilizzo balneare". Proprio la frazione costiera, destinata allo sviluppo delle attività estive, ha già pagato un caro prezzo con la localizzazione della stazione di arrivo del metanodotto. A margine dell’operazione “elettrodotto” vi è un aspetto economico da non sottovalutare. La “Terna”, infatti, riconoscerebbe al comune di Scilla una quota di indennizzo per l’impatto ambientale di circa 1.400.000 euro. L’elettrodotto è finito nel territorio scillese, dopo che il sindaco di Villa San Giovanni si era opposto all’approdo in località San Gregorio, il limite territoriale tra il comune di Villa e quello di Scilla. Rocco Cassone, si era espresso negativamente nel corso di una riunione convocata dal presidente della Provincia, Giuseppe Morabito e che aveva visto la partecipazione degli amministratori dei Comuni interessati e i tecnici della “Terna”. Ad individuare il nuovo percorso, quello contestato dai cittadini, sarebbe stato proprio il sindaco Ciccone. A questo punto, i vari interessi, potrebbero giungere ad un compromesso capace di dare risposte positive alla tutela ambientale e allo sviluppo turistico. In definitiva, nessuno chiede la luna. pinodamico@arbitrio.it
“Oliver guitar lab”, il laboratorio di Sergio Pugliesi in cui si costruiscono e restaurano strumenti musicali a misura del cliente.
Scilla – Il quartiere Marina Grande di Scilla è rinomato per essere meta turistica per eccellenza, centro di ristoranti, alberghi e pizzerie di ottimo livello. Ma percorrendo la via Omiccioli, a due passi dalla spiaggia e dal mare, si può scorgere un laboratorio artigianale assolutamente unico in tutta l’area della provincia reggina. Si tratta dell’Oliver Guitar Lab, la liuteria del giovane ed intraprendente scillese Sergio Pugliesi. Un laboratorio speciale in cui Sergio coltiva da alcuni anni l’arte del costruire e restaurare strumenti musicali di ogni genere, realizzando delle vere e proprie opere d’arte a misura dei tanti clienti che arrivano a Scilla dall’intera Calabria. Il certosino lavoro di Sergio è infatti conosciuto e apprezzato in tutta la regione, specie per l’originalità della sua officina e per il modo in cui vengono costruiti gli strumenti musicali, seguendo i desideri ed i progetti degli stessi clienti. Non è stato affatto facile per Sergio Pugliesi potersi affermare in una piccola cittadina del sud come Scilla, ed investire le proprie conoscenze in un’attività ricercatissima ma praticamente in via di estinzione. Il suo percorso comincia dal conseguimento di una laurea in DAMS nel 2000 presso l’Università della Calabria di Cosenza. Ma giunto al decisivo bivio tra nord e sud, Sergio ha optato per il ritorno a Scilla, lasciata all’epoca da quasi tutti i suoi coetanei. “Si è trattato di una vera e propria scommessa, – ha confessato Sergio – considerato che la liuteria è un’arte che va perdendosi, specie se si pensa che in Calabria sono solo tre, compreso il mio, i laboratori ancora aperti. Dopo essermi laureato ho deciso di usufruire di un finanziamento statale, la 608, ed ho avviato tra non poche difficoltà la mia attività, ed oggi posso considerarmi pienamente soddisfatto dei risultati raggiunti. I miei clienti provengono da molte zone della Calabria, – prosegue Sergio - tutti i musicisti di Reggio, e non solo, mi conoscono, ed ho avuto il privilegio di costruire una chitarra per il mitico Andrea Braido, chitarrista eccezionale che ha suonato per grandi cantanti tra cui Vasco Rossi”. Dell’ Oliver Guitar Lab si apprezza dunque l’unicità del lavoro, un mestiere in cui confluiscono conoscenze non solo di musica, ma anche di falegnameria, elettronica e verniciatura. Un solo richiamo Sergio Pugliesi lo vuole indirizzare al comune di Scilla, che non gli ha concesso su regolare richiesta un posto auto per avere la possibilità di caricare e scaricare il proprio materiale da lavoro davanti il laboratorio, specie nel periodo estivo con la via Marina inghiottita dal traffico. Un reclamo assolutamente giustificato, perché un minimo contributo all’attività ed alla passione di un giovane scillese andrebbe sempre garantito. Rocco Bellantone
da il Quotidiano della Calabria
Uniti per Rinnovare: un nuovo percorso per l’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”
SCILLA – Si all’elettrodotto “Sorgente – Rizziconi”, ma con un nuovo percorso che non comprometta lo sviluppo turistico e il settore agricolo e che dia ampie garanzie in materia di tutela dell’ambiente. A chiedere la parziale modifica dell’attuale progetto, è il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per rinnovare” che auspica una discussione dell’argomento in seno al civico consesso. I consiglieri Rocco Bueti, Antonio Cambareri, Santo Perina e Antonio Pirrotta si sono rivolti alla società Rete elettrica nazionale che ha curato la progettazione dell’opera (elettrodotto a 380 Kv, in doppia terna), ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali e al Dipartimento Politiche ambientali della regione Calabria. "L’elettrodotto attraversa gran parte del territorio comunale e la sua durata indefinita perpetua un vincolo illimitato nel tempo sui terreni interessati. – spiegano i quattro consiglieri di opposizione – Siamo favorevoli alla costruzione dell’opera ma riteniamo sia un dovere fondamentale prestare la massima collaborazione per la realizzazione della stessa nel rispetto della normativa legale vigente. Riteniamo sia doveroso esaminare e valutare, nell’interesse complessivo e generale, le indicazioni e le osservazioni espresse dai cittadini. Parte dei terreni, interessati nella presente progettazione, si prestano meglio per una destinazione di sviluppo turistico così come già deliberato dal consiglio comunale nella proposta di adeguamento del Prg e successivamente, per ragioni puramente tecniche, non ratificato dalla regione Calabria. Percorsi alternativi della linea rispetto a quello proposto riscontrerebbero un maggiore consenso dei cittadini e nel contempo renderebbero più fruibili, sia a fini turistici che agricoli, alcune zone di pregio. Chiediamo quindi alla società “Terna” di rivedere la progettazione concertando con il Comune un percorso alternativo in alcuni punti dello stesso". In particolare, “Uniti per rinnovare” chiede che l’approdo dei cavi alla terraferma venga spostato a sud, nel tratto compreso tra la stazione del metanodotto ed il torrente “Condoleo”; che il territorio di Melia sia attraversato lungo la costa del lato sinistro del torrente Favazzina fino alle Coste di Sant’Antonio” con attraversamento dello stesso torrente; che il tracciato prosegui in direzione nord-est senza interessare i terreni di Restuccelli, Scapolelle ecc., posti sui piani dell’Aspromonte. "In tal modo si allontanerà l’elettrodotto dal centro abitato di Favazzina e non sarà ulteriormente ridotta la spiaggia, si eviterà l’attraversamento di terreni coltivati nelle zone di Melia e di Solano e si consentirà al Comune di destinare a sviluppo turistico zone di particolare pregio paesaggistico e panoramico. – concludono Bueti, Perina Pirrotta e Cambareri - Ai Ministeri interessati si chiede la valutazione, con sopralluogo da eseguire sul posto, di tecnici specializzati ed all’uopo investiti della problematica". Il gruppo consiliare di opposizione ha inoltre sollecitato il sindaco Gaetano Ciccone a convocare un consiglio comunale con all’ordine del giorno le iniziative da intraprendere da parte dell’amministrazione comunale al fine di circoscrivere al minimo indispensabile l’impatto ambientale dell’opera su tutto il territorio comunale. p.d’a.
Scilla, 3 marzo
Intervista al sindaco di Scilla Gaetano Ciccone.
Una corposa serie di impegni caratterizzerà nei prossimi mesi l’operato dell’amministrazione comunale di Scilla. In primo piano l’adesione del comune al piano strutturale in forma associata in concerto con altri dieci comuni della provincia reggina, ed il recente finanziamento ottenuto dalla Regione Calabria per la realizzazione di una scogliera parallela alla spiaggia della frazione di Favazzina. Il primo cittadino Gaetano Ciccone traccia il percorso della politica amministrativa scillese.
Sindaco Ciccone, in occasione del consiglio comunale del 26 gennaio scorso è stata approvata l’elaborazione di un protocollo di intesa per il piano strutturale in forma associata. Quali saranno i risvolti di questa adesione per Scilla?
Questo piano rientra nella filosofia delle linee guida della legge urbanistica vigente. Il termine ultimo stabilito per aderire al programma è previsto per il 31 dicembre 2007, e si è optato per un inserimento immediato di Scilla in modo da poter usufruire dei finanziamenti erogati dalla Regione. Concretamente il piano strutturale associato va a sostituirsi al vecchio piano regolatore, e consisterà di una parte generale che Scilla condividerà con altri dieci comuni della zona della Costa Viola e dell’Aspromonte, e di una particolare che concernerà ogni singolo comune. La partecipazione di Scilla rientra nell’ottica di uno sviluppo industriale e turistico del distretto territoriale di cui il paese fa parte, e si allinea alla logica dei progetti integrati fortemente promossi e sostenuti dalla Regione Calabria.
Un’opera importante in fase di progettazione è il doppio ascensore che collegherà la parte alta del paese alla Marina Grande. Ma sono in cantiere anche dei lavori per ricavare un elevato numero di posti auto per la stagione estiva 2007. Come si sta muovendo l’amministrazione comunale nel settore dei lavori pubblici?
Riguardo il doppio ascensore, abbiamo indetto nelle scorse settimane un bando per la presentazione di curricula, e sono lieto di poter dire che ci sono pervenute moltissime domande e proposte interessanti. In merito ai parcheggi, la concessione da parte delle Ferrovie dello Stato del terrapieno attiguo ai binari di esercizio permetterà di ricavare un considerevole numero di posti auto. Siamo fiduciosi del fatto che la Regione abbia stanziato 300.000 € per lo studio di un sistema di parcheggi nella nostra cittadina, un segnale chiaro che condurrà in futuro alla realizzazione di una struttura capace di risolvere tale problema. Un’ultimissima novità concerne invece un finanziamento pari a 2.500.000 € erogato dalla Regione per la costruzione di una scogliera parallela alla spiaggia di Favazzina e lunga 2 km.
La questione degli assessorati ad acta è stata ampiamente discussa nell’ultimo consesso civico. Che posizione assume in merito alla vicenda?
Sottolineo, come ho fatto più volte, che è un’iniziativa che ha già contraddistinto il mio primo mandato, e che si tratta di un atto fiduciario che mi lega direttamente a dei consiglieri e a dei cittadini, i quali si prodigano per il paese sulla base di un impegno volontario e non retribuito. L’opposizione ha intuito che si tratta di un punto di forza della nostra amministrazione e ci attacca per tale motivo, ma torno a ripetere che tali deleghe non hanno potere decisionale e sono finalizzate ad un continuo e proficuo scambio di idee tra il sindaco ed i suoi cittadini. C’è stato in proposito un incontro il 12 febbraio con il prefetto De Sena, ed il tutto si è risolto con un normale chiarimento. Rocco Bellantone
SCILLA, 2 marzo
CAMION PRECIPITA DA UN VIADOTTO DELL’A3. MORTO L’AUTISTA
– Un camionista di Lazzaro ha perso la vita a seguito di uno spettacolare incidente stradale avvenuto lungo la corsia sud dell’A3 nei pressi dello svincolo di Bagnara. La vittima, Giuseppe Ubaldo Morabito, 41 anni, alla guida di un autocarro Renault “Trucks”, proveniva da Lamezia Terme ed era diretto a Messina, carico di collettame. Qualche minuto prima delle ore sei di venerdì, lo sfortunato autista, nell’imboccare il curvane che precede l’uscita autostradale bagnarese, ha perso il controllo dell’automezzo. Il Renault, appartenente al corriere Gls di Reggio Calabria, prima ha sfondato circa trenta metri di guard-rail, poi è precipitato dal viadotto “razziano” da un’altezza di venti metri. Morabito, purtroppo, è morto sul colpo. Sul posto, gli uomini della Sottosezione polizia stradale di Palmi comandati dall’ispettore Francesco Tringali e coordinati dal comandante provinciale Paolo Fassari hanno lavorato insieme ai Vigili del Fuoco di Palmi e Reggio Calabria per circa sette ore prima di riuscire ad estrarre il corpo dalle lamiere contorte. Dai primi rilievi effettuati dal personale della Polstrada, sembrerebbe che l’uscita di strada sia avvenuta mentre la vittima stava effettuando un sorpasso. Il transito autostradale non ha subito alcuna interruzione o rallentamento. Il corpo Giuseppe Morabito è stato trasportato alla camera mortuaria dell’ospedale “Scillesi d’America” a disposizione dell’autorità giudiziaria di Reggio Calabria. Il comando della Sezione della polizia stradale reggina, nel raccomandare agli automobilisti la massima prudenza nel percorrere il tratto autostradale interessato dai lavori di ampliamento delle corsie, ha divulgato i dati statistici sugli incidenti stradali avvenuti nei 23 chilometri di A3 che intercorrono tra Palmi e Scilla. Questo il dettaglio:
2005: 56 incidenti con 92 feriti, nessun mortale;
2006: 39 incidenti con 1 morto e 67 feriti;
2007 fino ad oggi: 7 incidenti con 1 morto e 16 feriti (persone ferite)
. pinodamico@arbitrio.it

da il Quotidiano della Calabria del 3 marzo
Protocollo d'intesa tra i comuni di San Roberto, Campo Calabro e Scilla per la realizzazione dei lavori di completamento dell'impianto idrico-fognario per servire nuove zone. SAN ROBERTO - L’Accordo di Programma Quadro “Tutela delle Acque Gestione Integrata delle risorse idriche” ha previsto lo stanziamento di un finanziamento consortile di 926.263,07 euro a favore dei comuni di San Roberto, Campo Calabro e Scilla per la realizzazione dei lavori di completamento e ampliamento dell’impianto idrico - fognario per servire nuove zone.
L’Accordo ha individuato nel comune di San Roberto l’Amministrazione capo fila per la realizzazione dell’intervento. Proprio in funzione di tale riconoscimento, il sindaco, Roberto Giuseppe Vizzari, ha provveduto ad avviare una serie di incontri con i primi cittadini di Scilla Gaetano Ciccone e di Campo Calabro, Antonino Scopelliti, al fine di raggiungere un accordo sulle linee di azione da seguire che consenta di trasformare l’opportunità concessa dall’Apc.
A detti incontri ha fatto seguito la stipula di un protocollo d’intesa e accordo di collaborazione tra i tre Sindaci.
I rappresentanti legali degli Enti interessati hanno, inoltre, sottoscritto con l’Ente ambito territoriale ottimale della Calabria, la convenzione provvisoria relativa all’intervento.
Sarà proprio l’Ato numero 5, insieme alla Regione Calabria, ad erogare il finanziamento previsto dall’Apq.
Il protocollo d’intesa, già approvato da tutti e tre i civici consessi, è divenuto definitivo e vincolante.
La rapidità che ha caratterizzato l’azione condotta fino a questo momento è una dimostrazione della volontà di giungere in tempi brevi alla soddisfazione di un’esigenza resa manifesta dalla popolazione locale ormai da troppo tempo ossia quella di completare e adeguare il sistema di collettamento in modo da raggiungere le zone attualmente non servite dalla rete fognaria e far defluire gli scarichi verso il sistema di depurazione situato a Concessa.
In qualità di Amministrazione capo fila, il comune di San Roberto si è impegnato a mettere a disposizione le risorse umane necessarie all’adeguato espletamento del servizio e a gestire le risorse finanziarie messe a disposizione per la realizzazione dell’opera. Ha inoltre assunto il compito di predisporre e approvare, sulla base delle progettazioni preliminari, il progetto definitivo ed esecutivo dell’opera e di predisporre tutte le fasi necessarie per l’attuazione dell’intervento dall’avvio delle procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori, alla sottoscrizione della convenzione definitiva con l’Ato numero 5 a conclusione delle procedure di gara.
La speranza è che la determinazione e la rapidità che hanno accompagnato la fase di definizione dell’intervento, ne caratterizzino anche il futuro svolgimento. Romina Megale