GENNAIO 09 FEBBRAIO 09 MARZO 09 APRILE 09 MAGGIO 09 GIUGNO 09 LUGLIO 09 AGOSTO 09 SETTEMBRE 09 OTTOBRE 09 NOVEMBRE 09 DICEMBRE 09
GENNAIO 08 FEBBRAIO 08 MARZO 08 APRILE 08 MAGGIO 08 GIUGNO 08 LUGLIO 08 AGOSTO 08 SETTEMBRE 08 OTTOBRE 08 NOVEMBRE 08 DICEMBRE 08
RASSEGNA STAMPA - Febbraio 2009
In questa pagina verranno riproposti gli articoli, pubblicati dai quotidiani locali,
che ci perverranno, riguardanti Scilla.
Si accettano suggerimenti da parte dei Gent.mi lettori
a cura di arbitrio editori:
arbitrioeditori@arbitrio.it
Rocco Bellantone
Giusy Nuri
Giusj Santacaterina

Scilla, giovedì 26
POCHE MASCHERE E CORIANDOLI
Grazie ad associazioni e gruppi non sono mancati momenti di festa
Cosa ha portato il Carnevale a Scilla quest’anno? A parte i rubinetti a secco per mancanza d’acqua a causa di un guasto alla tubatura, con non pochi disagi per la cittadinanza, la festa è trascorsa passando quasi  inosservata. Non vi sono stati particolari eventi. Poche maschere e coriandoli  in giro per le strade del paese.  Per fortuna, però, non sono mancati momenti di aggregazione e festa , grazie allo spirito di iniziativa di associazioni e gruppi di giovani scillesi, che hanno reso giustizia alla ricorrenza più colorata e allegra dell’anno.
Il primo momento è stato vissuto domenica scorsa nel salone parrocchiale, dove bambini, giovani e adulti in maschera si sono riuniti per trascorrere un pomeriggio di divertimento tra balli, musica e animazione, organizzato  dalla  Filodrammatica Scillese “Lorenzo Pontillo”.
Ieri  la comunità si è data  spontaneamente appuntamento in piazza per festeggiare l’ultimo giorno di carnevale. Gruppi di giovani scillesi  hanno dato il via ad una sfilata in maschera, che è partita dalla Villa Comunale e terminata in piazza San Rocco. Sul palcoscenico, allestito per l’occasione, si è esibito il gruppo Folcloristico “Le Sirene”, guidato da Rocchino Nasone, con l’immancabile tarantella e danze popolari. Il pubblico è stato coinvolto nei balli sociali dal gruppo “Educazione Danza” di Rocco De Lorenzo, conduttore anche della manifestazione. Maschere bizzarre e insolite  hanno divertito il pubblico, che ha trascorso delle ore di allegria e di un divertimento semplice, senza pretese, apprezzando la buona volontà di chi cerca con i pochi mezzi a disposizione di regalare momenti di gioia popolare. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, venerdì 20
Melia-Solano, Bellantoni sollecita
Il vicesindaco ribadisce l’importanza della realizzazione della strada
Continua il sollecito da parte dell’amministrazione comunale di Scilla per l’avvio alla procedura di realizzazione della strada Melia-Solano, oggetto di alterne e complesse vicende. Negli anni precedenti la Provincia  aveva avviato la realizzazione dell’opera, sospesa a causa di errori tecnici, effettuati nei sondaggi, che hanno comportato la rescissione del contratto d’appalto dell’importo di 6 milioni di euro. In seguito, per attivo interessamento dell’amministrazione comunale, l’amministrazione provinciale ha impegnato in bilancio 2008 la somma di 3,300 milioni di euro, da aggiungere ai 5.800.000 euro di residuo della gara precedente. Inoltre, l’assessorato regionale dei lavori pubblici, per interesse dell’assessore Incarnato, tramite un accordo di programma-quadro, ha destinato per la realizzazione di tale opera un ulteriore finanziamento di 6 milioni di euro,con delibera CIPE, pubblicata su BUR Calabria (supplemento n.5 del 14-11-2008).
Il progetto definitivo prevede la realizzazione di un viadotto che collega le due frazioni di Melia e Solano lungo 270 metri che poggia su due spalle e su tre piloni centrali, uno dei quali raggiunge gli 80 m di altezza.
In seguito agli ultimi eventi che hanno mandato in crisi la viabilità nella provincia reggina, questo  intervento risulta quanto mai urgente. Infatti, questo viadotto costituisce un tratto fondamentale per la realizzazione della Pedemontana Basso Tirreno, considerata l’unica, sicura e breve alternativa all’A3.
In un incontro tenuto in prefettura lo scorso 30 gennaio, il Prefetto Musolino ha ribadito la necessità di creare il percorso alternativo all’A3, identificato proprio nella Pedemontana. Considerati i lavori a rilento dell’A3 e le condizioni precarie in cui versa la Statale 18, che necessita di interventi definitivi per la messa in sicurezza, la costruzione di questo viadotto diventa urgente e  necessaria per migliorare le condizioni della viabilità del territorio.
A ribadire più volte la necessità che vengano al più presto attuate le procedure per la realizzazione dell’opera è il vicesindaco scillese Francesco Bellantoni, che da anni si interessa, insieme all’amministrazione comunale, affinché quest’opera dal travagliato iter venga portata a termine.
<<Dopo l’imput dato dal prefetto Musolino – dichiara Bellantoni- l’ufficio tecnico della Provincia  si sta interessando per realizzare l’opera con un appalto integrato, per cui la ditta vincitrice farà sia il progetto esecutivo che i lavori per la costruzione del viadotto>>.
Nei giorni scorsi, Bellantoni è intervenuto con una lettera al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria e al Dirigente provinciale del Settore della Viabilità, di sollecito per l’attivazione in tempi brevi di  tutte le procedure necessarie.
Il vicesindaco sottolinea la fondamentale funzione dell’arteria di alternativa all’autostrada, ribadendo che <<né la Provinciale Campo Calabro-Melia-Piani D’Aspromonte-S. Eufemia, né la SS 18 possono ritenersi percorsi alternativi all’A3, in quanto la prima risulta, per prolungati periodi d’inverno, impraticabile a causa della presenza di neve  e per la difficoltà del tracciato lungo, con presenze di curve pericolose; la seconda (SS18) risulta sovente impraticabile, d’inverno a causa di ripetuti smottamenti, le cui conseguenze proprio in questi giorni si stanno drammaticamente riscontrando, e d’estate per l’intenso traffico turistico e di pendolari>>Giusy Nuri - torna susu

Scilla, venerdì 20
BISOGNA FAR “RISORGERE” SCILLA
Dopo i gravi danni causati dal maltempo, nasce l’associazione dei commercianti
Un’associazione di commercianti per far risorgere Scilla da una  stasi economica sempre più evidente. Questa è l’idea lanciata da un gruppo di operatori economici  a tutti i cittadini scillesi che gestiscono attività commerciali, artigianali e imprenditoriali. Riunitisi per  affrontare insieme l’emergenza isolamento creata dall’interruzione delle strade a causa delle frane, giovani commercianti e imprenditori hanno rivalutato il detto <<l’unione fa la forza>>. Da qui la spinta a creare un’associazione stabile, operativa, che si faccia portavoce delle problematiche del territorio e  promotrice di proposte concrete e fattibili, che rendano Scilla più accogliente, pulita e rispondente alle esigenze dei consumatori. Dopo alcuni incontri di dibattito e confronto il gruppo promotore ha invitato tutti i 120 operatori economici del Comune di Scilla ad un’assemblea, tenutasi ieri presso la sala convegni dell’Hotel “U Bais”. In quest’occasione è stata presentata ai presenti la bozza di statuto per la creazione di un’”Associazione Commercianti-Pubblici Esercizi-Artigiani e Attività di Servizi di Scilla”.
L’idea è quella di costituire un’associazione di “categoria, autonoma, libera, indipendente, apartitica e senza fini di lucro”. È stato sottolineato più volte l’intento di <<fare gli interessi della collettività e del paese>>  e quello di mettere da parte <<qualsiasi tipo di interesse personale>>.
Molte sono le problematiche che affliggono la cittadina della Costa Viola e che la penalizzano dal punto di vista dell’affluenza turistica e, quindi, dell’economia. Carenza acqua potabile, mancanza parcheggi, viabilità critica, pulizia delle strade e delle spiagge sono questioni  da sempre  dibattute, ma su cui  l’associazione vuole intervenire  in modo concreto, decisivo e costante nel tempo. Tra le finalità vi sono la  promozione di attività per il rilancio e cura dell’immagine, l’incentivazione del turismo sostenibile, realizzazione di iniziative volte all’incremento delle attività e alla valorizzazione della categoria.
Lo statuto prevede anche la creazione di una sigla e di un marchio, come segni distintivi e di immagine dell’associazione.
Presentato lo statuto, ogni esercente avrà tempo fino al prossimo mercoledì per l’adesione, dopo di che si procederà alla costituzione formale dell’associazione e all’elezione degli organi direttivi. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, martedì 17
“TI VOGLIO DONARE”, IERI IL PRIMO INCONTRO
Il progetto destinato alla sensibilizzazione scolastica si concluderà a maggio
“(TVD) Ti voglio donare” è un progetto destinato alla formazione e alla sensibilizzazione scolastica, che si inserisce nella campagna informativa 2008-2009 per la promozione della cultura della donazione  degli organi e tessuti. L’iniziativa è promossa dai Ministeri della Salute e dell'Istruzione, dal Centro Nazionale Trapianti e dalle associazioni di volontariato e dei pazienti, tra cui l’associazione Aido.   In particolare, la sezione Aido di Scilla, intitolata a “Carmelo Briganti”,  ha abbracciato tale progetto, inserendolo nella programmazione annuale tra le attività più significative, in quanto  andrà a coinvolgere gli allievi  della scuola media di Scilla. Il presidente Rocco Laganà e il gruppo dei volontari Aido sono impegnati nel promuovere e coordinare le attività  con gli studenti volti all’approfondimento di tematiche relative alla salvaguardia della vita e alla promozione della donazione.
Si è svolta ieri la prima fase dell’iniziativa, che ha posto l’attenzione sul tema della sicurezza stradale. Il maresciallo dei carabinieri di Scilla, Giuseppe Bonfardino ha presieduto l’incontro con gli alunni delle seconde e terze classi, relazionando sulle problematicità e rischi che si corrono sulla strada, invitando alla prudenza e al rispetto della vita. Presenti all’incontro anche il presidente provinciale Aido, Carmelo Laganà, il gruppo dirigente della sezione comunale e il preside Demetrio Romeo. Il progetto prevede altri due incontri. Il prossimo sarà una conferenza sugli aspetti prettamente scientifici riguardanti la donazione degli organi di tessuti e cellule, presieduta dal Coordinatore Regionale dei Trapianti della Calabria dott. Pellegrino Mancini. Il terzo momento sarà dedicato all’ approfondimento dell’aspetto “Etico-Religioso” dei trapianti, sul quale relazionerà il parroco di Scilla, don Francesco Cuzzocrea.
A conclusione delle tre fasi, gli alunni svolgeranno dei questionari, che saranno inviati al Ministero della Pubblica Istruzione, come report e verifica dell’attività svolta.
Il progetto si concluderà a maggio, con la premiazione degli allievi più meritevoli  che si saranno distinti nell’ elaborazione di temi o elaborati grafico-artistici inerenti la donazione di organi, tessuti e cellule. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, domenica 15
UNA SFIDA TRA FEDE E VOLONTÁ
Scilla, Cimmino attraverserà lo Stretto a nuoto partendo da Messina
Un incontro organizzativo per stipulare il programma della  prima tappa , Scilla e Cariddi, della nuova sfida di Salvatore Cimmino, “Il Giro d’Europa a nuoto” per un mondo senza barriere e senza frontiere. Durante l’incontro, tenuto ieri presso il municipio del Comune di Scilla, l’atleta disabile insieme al sindaco Gaetano Ciccone, il vicesindaco Francesco Bellantoni, maresciallo Fontana della Capitaneria di Porto, i referenti di Lega Navale di Scilla e dello Stretto, dell’ass.  Cariddi di Messina, del  Comitato Italiano Paralimpico, del Centro Nuoto Sub di Villa San Giovanni hanno stipulato un programma della tre giorni, dal 1 al 3 maggio, in modo tale che l’iniziativa abbia il più ampio coinvolgimento possibile dal punto di vista della società civile e delle istituzioni. Dopo due giorni di conferenza stampa, la prima presso la Lega Navale di Messina e la seconda presso il Castello Ruffo di Scilla, Cimmino attraverserà lo Stretto a nuoto, partendo dal pontile della Lega Navale di Messina fino alla spiaggia di  Marina Grande di Scilla.
L’iniziativa ha avuto il patrocinio dell’Arma dei Carabinieri, dal col. Gianfranco Cavallo e del Comitato Italiano Paralimpico, nella presidenza di Luca Pancalli e per la Calabria di Fortunato Vinci.
Una sfida quella di Cimmino che ha lo scopo di portare avanti una battaglia personale e un messaggio ben preciso.
La scelta di inserire Scilla e Cariddi  come prima tappa di un giro europeo ha un  significato simbolico?
<<Per questo Giro d’Europa ho scelto l’attraversamento dello Stretto, come luogo simbolico dove le due sponde rappresentano le difficoltà dei disabili e la traversata è l’intenzione di creare un ponte virtuale per l’integrazione>>.
La sua sfida parte da una difficoltà personale, per cui intende lottare. Quale?
<<Il nostro Paese è all’avanguardia dal punto di vista delle leggi che privilegiano i disabili, ma che non vengono finanziate e attuate. Inoltre, oggi esistono ausili di ultima generazione e dispositivi tecnologici che consentirebbero l’autonomia, ma non sono accessibili perché ad alto costo. In realtà, permettendo ai disabili di vivere in condizioni di autonomia, i costi a lungo termine per lo Stato diminuirebbero. Su queste problematiche intendo sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni competenti>>.
Il binomio sport/solidarietà risulta essere efficace per sensibilizzare l’opinione pubblica?
<<Lo sport è l’unico strumento che ci permette di non compatire ma di stimolare e sollecitare. Inoltre rafforza il corpo, permettendo di migliorare la qualità della vita>>.
Chi la supporta e l’accompagna in queste sue iniziative?
<<Mi muovo da solo col la mia fede e forza di volontà ma ovunque vado trovo sempre persone pronte ad aiutarmi e collaborare, come una goccia nel mare che fa smuovere tante onde>>. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, sabato 14
Il Giro d'Europa a nuoto oggi la presentazione
“Il Giro d’Europa a nuoto”per un mondo senza barriere e senza frontiere è la nuova sfida di Salvatore Cimmino, 45 anni, con abilità fisica ridotta da quando ne aveva 14. Dopo il successo dello scorso Giro d’Italia,l’atleta si lancia in una nuova impresa per continuare a focalizzare l'attenzione su alcune tematiche relative al mondo dei disabili.
In particolare, in questo nuovo tour si farà  riferimento al problema della fruizione dei presidi protesici all’avanguardia.
Cimmino sarà presente oggi alle ore 11 presso la sala consiliare del Comune di Scilla in piazza San Rocco, per presentare la sua prima tappa del tour europeo,”Scilla e Cariddi”, programmata per il prossimo 3 maggio da Cariddi a Scilla. All’incontro organizzativo della prima tappa di un giro che si concluderà a fine settembre, oltre il protagonista dell’iniziativa, saranno presenti anche, per il comune di Scilla,  il sindaco Gaetano Ciccone, il vicesindaco Francesco Bellantoni  e l'assessore all'ambiente Gigi Paladino; il presidente regionale per la Calabria del Comitato Italiano Paralimpico Fortunato Vinci, il presidente nuoto Sub Club Domenico Pellegrino, i presidenti della Lega Navale di Messina e Scilla, il presidente dell'Associazione Cariddi ed il manager Mauro Prosperi. Seguirà alle 11.30 un incontro con i rappresentanti dei mass media calabresi.
Il suo “sciopero del nuoto”, così come definito da Cimmino, avrà le seguenti tappe:
1^ tappa  SCILLA-CARIDDI (1-3 maggio 2009)
2^ tappa STRETTO DI GIBILTERRA (22-30 maggio 2009)
3^ tappa CAPRI-NAPOLI (20-21 giugno 2009)
4^ tappa CANALE DELLA MANICA (25 luglio-2 agosto 2009)
5^ tappa COPENHAGEN-MALMO (28 agosto-1 settembre 2009)
6^ tappa PUNTA SALVORE-TRIESTE (25-27 settembre 2009) Giusy Nuri - torna susu

Scilla, sabato 14
Continua l'emergenza frane chiusa al traffico la statale 18
L’emergenza frane è sempre più sentita nel territorio di Scilla e ancora  critica la situazione della viabilità. Una nuova frana si è riversata sulla Statale 18 a pochi metri da quella che alcune settimane fa aveva causato l’interruzione del tratto che va da piazza Matrice al raccordo autostradale di Oliveto. La frana ha inizio in prossimità delle abitazioni di via Nucarella e si riversa sulla statale a pochi metri dall’inizio dell’abitato di Chianalea. Continuano ad essere chiuse al traffico  la Statale 18 verso Bagnara e la provinciale Scilla-Melia, ancora completamente ostruita  dal materiale franato a causa del distaccamento del costone collinare sovrastante l’arteria, che continua ad essere oggetto di attenzione da parte di tecnici e geologi. L’ondata di maltempo, tra pioggia, vento e neve delle ultime 48 ore complica ulteriormente la precaria situazione, in quanto ostacola i lavori di ripristino e il rischio di nuove frane è sempre in agguato. Inoltre, una nuova lamentela giunge da parte della cittadinanza scillese riguardo la riapertura dello svincolo autostradale in direzione di Reggio Calabria. Pino Facciolà,membro attivo dell’associazionismo scillese, in rappresentanza dei pendolari che ogni giorno percorrono l’autostrada, mette in evidenza il pericolo di eventuali incidenti dovuti al fatto che, con il nuovo tracciato, il conducente che si avvia a inoltrasi nella carreggiata verso Sud, non riesce a vedere i veicoli giungere da nord. La richiesta è <<Abbassare i guard rail che bloccano la visuale>>. Si auspica che l’ufficio Anas e chi di competenza possa porre rimedio a questo inconveniente, che mette in pericolo la sicurezza stradale e incolumità del conducente, in una situazione veicolare già di per sé precaria. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, mercoledì 11
MALTEMPO, PIETRO BOVA <<Na vota passa u santu ra porta!>>
Sul problema dell’isolamento verificatesi nei giorni scorsi a Scilla, causato dai vari smottamenti che hanno determinato la chiusura di tutti gli accessi, provocando un caos per la viabilità e penalizzando l’economia scillese, si fa sentire Pietro Bova con una lettera aperta al sindaco e ai consiglieri comunali dal titolo emblematico <<Na vota passa u santu ra porta!>>.  Infatti, secondo l’ex amministratore comunale, occorre cogliere questo momento di criticità della rete stradale che interessa il  territorio scillese per essere incisivi nel chiedere la soluzione delle  problematiche, <<senza accontentarci di modesti interventi tampone che lasciano il tempo che trovano>>.
In particolare, considerato il rallentamento dei lavori sull’A3 o la loro ipotetica interruzione, si rendono necessari: un grosso intervento di ammodernamento della SS n. 18, con somme urgenze consistenti per tagliare curve e consolidamenti a monte nonché allargamenti lato valle; una progettazione di ammodernamento dell’intero tracciato che va da Villa San Giovanni fino a Bagnara con la previsione della variante della SS 18 in galleria per il centro storico di Scilla come previsto nel lontano 1974.
In riferimento all’attuale frana sulla Scilla-Melia, in prossimità dei serbatoi d’acqua potabile, Bova propone la modifica del tracciato autostradale. <<Solo spostando il tracciato il nostro centro non sarà più isolato e garantita la percorrenza in piena sicurezza del traffico nazionale>>.
Questo tipo di intervento porterebbe, inoltre, altri vantaggi. <<Verrebbe finalmente saldato il centro con l’avvio della collina, recuperati a fini turistici, sportivi e sociali i terreni lasciati liberi, allargata l’area cimiteriale, ovviato all’inconveniente del rumore e dell’inquinamento atmosferico per le case vicine e modificato il tracciato dello svincolo liberando, se possibile, tutti i terreni della zona Parco>>.
Bova propone con convinzione  tale soluzione al grave problema che interessa la rete stradale scillese, determinato, a suo parere, dall’attuazione di questo tracciato, causando,  anche <<danni ingenti agli ambienti antropizzati ed urbani con gravi rischi alla salute e pregiudizi alla stabilità dei terreni>>. Per tale regioni, l’ex amministratore chiede che si convochi <<con urgenza il Consiglio Comunale ed indetta una civica protesta>>Giusy Nuri - torna susu

Scilla, mercoledì 11
STATALE 18, IL PREFETTO CHIARISCE
Musolino:  <<Si attende che venga eseguita la rimozione del materiale instabile>>
Un incontro con il Prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino per chiarire la situazione della viabilità del territorio scillese, in seguito ai danni provocati dal maltempo. A muoversi una delegazione di operatori economici, preoccupati sulle ripercussioni negative che le interruzioni stradali continuano a provocare all’economia scillese.  Il procrastinarsi della situazione di emergenza  ha spinto il gruppo di circa 15 tra commercianti e imprenditori a prendere in mano la situazione, considerata anche la carenza di informazioni certe sull’argomento.  Nel corso della riunione, svoltasi lunedì mattina nei locali della Prefettura, i cittadini hanno esposto al Prefetto il calo subito dalle attività economiche in quest’ultimo periodo, dovuto ad una diminuzione significativa di presenze a causa delle difficoltà logistiche a raggiungere la cittadina. Rassicurante il Prefetto circa la celerità degli interventi di ripristino delle corsie chiuse al traffico. In particolare, Musolino  ha dato alcune delucidazioni in merito agli interventi intrapresi "in emergenza" e ai lavori definitivi che seguiranno per ripristinare con sicurezza la viabilità. I lavori più urgenti riguardano la riapertura dello svincolo autostradale direzione Nord di Scilla, ancora chiusa insieme alla provinciale Scilla-Melia.
<<Si attende che venga eseguita la rimozione di tutto il materiale instabile sulla collina- dice il Prefetto- solo allora verrà rimossa la barriera di contenimento formata da containers e ripristinata la carreggiata autostradale e la Provinciale Scilla-Melia>>.  Lavori in corso e in via di conclusione anche sulla Statale 18 in direzione di Bagnara, salvo interruzioni dovuti al maltempo.
A questi interventi provvisori seguiranno lavori sulla Statale 18 per risolvere definitivamente il rischio di emergenza frane, per cui è già stato stanziato un finanziamento.
Il Prefetto ha precisato che la situazione di emergenza è stata affrontata in modo efficiente, grazie alla collaborazione tra gli enti interessati. Inoltre, ha sottolineato la frequenza degli incontri avuti con i sindaci delle zone interessate e istituzioni competenti.
Quindi salvo complicazioni dovute al maltempo, nel giro di pochi giorni la situazione dovrebbe completamente normalizzarsi. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, martedì 10
MALTEMPO, RESTA CHIUSA LA PROVINCIALE SCILLA-MELIA
Continua a piovere a Scilla e la situazione viabilità è ancora critica. Resta chiusa la strada provinciale Scilla-Melia, che è l’unica arteria di collegamento tra il centro abitato scillese e la frazione aspromontana. La provinciale è stata chiusa da circa 10 giorni al traffico in seguito ad alcuni smottamenti che hanno travolto l’arteria.  All'altezza della prima curva, in località "Fontanella", c’ è ancora il  rischio di un distacco completo di una parte della collina, con relativo muro di sostegno, con la probabilità che  tutto il  materiale finisca  sui viadotti della "A3". Da sabato sono in corso lavori per lo sgombro del materiale franato e la messa in sicurezza, interrotti a causa delle piogge delle ultime ore. A giorni, quindi, salvo complicazioni dovuti al maltempo, il <<traffico sulla provinciale- a detta anche del Sindaco Gaetano Ciccone- dovrebbe essere ripristinato>>. I disagi per gli abitanti di Melia sono notevoli, in particolare per le famiglie residenti  nell’area compresa tra Scilla e Melia, che per raggiungere il centro abitato scillese devono fare il giro da Campo Calabro. Inoltre in casi di emergenza sarebbe difficoltoso raggiungere l’ospedale. Portavoce del disagio degli abitanti di Melia, è il vicesindaco Francesco Bellantoni che continua a sollecitare per interventi immediati, affinché la situazione rientri nella normalità.
Si ritiene che le abbondanti piogge siano la causa principale di tali smottamenti, ma da non sottovalutare anche  altri fattori concorrenti. Un vasto incendio che quest’estate ha interessato tutta l’area, bruciando tutti gli arbusti che fungevano da contenimento del terreno, l’abbandono dei terrazzamenti e vigneti, incuria dell’uomo e  negligenza rispetto ad interventi di prevenzione.
Nel frattempo, la statale 18 in direzione per Bagnara è ancora chiusa al traffico, almeno, secondo le indicazioni dell’Anas, fino al prossimo 12 febbraio, anche se a tratti transitabile. Aperta la statale in direzione di Villa San Giovanni, dove la  Protezione Civile continua l’opera di monitoraggio per prevenire eventuali cedimenti e garantire la sicurezza stradale. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, lunedì 9
SCILLA, PROROGATA LA MOSTRA DI FOTO “LA NOTTE SANTA”
Chi ancora non ha potuto visitare la mostra fotografica, “La Notte Santa” di Pasquale Arbitrio, è ancora in tempo. Data  l'affluenza di pubblico, gli organizzatori hanno deciso di prorogare la mostra, ospitata nelle sale Cerere del Castello di Scilla, fino a marzo.  L'apertura è prevista tutti i weekend o su prenotazione per scolaresche e gruppi organizzati. In particolare, si vuole dare l’opportunità agli studenti di ammirare i 120 scatti del fotografo scillese, che immortalano scene e ritratti dei presepi viventi di ben 10 borghi della Provincia di Reggio Calabria. Un’occasione unica per i visitatori di  scoprire, attraverso l’excursus fotografico di Arbitrio, mestieri ormai dimenticati e antiche tradizioni nostrane. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, sabato 7
LO SPORT PER LA SOLIDARIETÁ
È il senso della passione per il nuoto di Salvatore Cimmino
<<Nel mondo dello sport, ormai da diversi anni, ho trovato accoglienza, solidarietà e ascolto>>. Ha esordito così Salvatore Cimmino, 45 anni, con abilità fisica ridotta da quando ne aveva 14, nel presentare il suo Giro d'Europa a nuoto per un mondo senza barriere e senza frontiere", che avrà Scilla-Cariddi come prima tappa.
La sua nuova sfida personale è stata presentata lo scorso 30 gennaio nella splendida cornice di Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze, nel corso del 32° Meeting internazionale giovanile di nuoto «Coppa Carnevale». Il Meeting rappresenta  un appuntamento importante nel panorama nazionale ed internazionale delle iniziative sportive rivolte a giovani atleti. L’aspetto agonistico tuttavia si coniuga da molti anni ai valori della solidarietà e dell’integrazione attraverso la partecipazione alle gare di atleti diversamente abili, arricchendo in questo modo il significato della manifestazione. Proprio per l’intenzione di sviluppare il binomio sport/ solidarietà-sociale, in quest’occasione Salvatore Cimmino ha voluto presentare la sua nuova impresa, che giunge dopo il successo del Giro d’Italia. Cimmino, nuotatore diversamente abile del Circolo Canottieri Aniene vuole sensibilizzare, attraverso queste iniziative agonistiche sostenute dalla Fondazione Roma, l’opinione pubblica sulle difficoltà che i diversamente abili incontrano ogni giorno e sull'importanza dello sport e del nuoto in particolare nella riabilitazione fisica e nell'integrazione sociale. In particolare l’atleta vuole focalizzare l’attenzione sul Nomenclatore Tariffario delle prestazioni sanitarie protesiche, che risulta ad oggi estremamente inadeguato.
Il suo “sciopero del nuoto”, come definito da Cimmino, avrà inizio il prossimo 1-3 maggio con la traversata Scilla-Cariddi e si concluderà a fine settembre con l’ultima tappa a Punta Salvatore-Trieste. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, mercoledì 4
“MALANOVA’S BEACH”, LA NUOVA SPIAGGIA E LA STATALE 18 RESTA ANCORA CHIUSA
Non solo frane, colate di fango, cedimento di interi costoni e gravi disagi alla viabilità. Il maltempo degli ultimi giorni ha portato inaspettate conseguenze, immortalate in foto e video diffusi nei blog scillesi.
Nel sito Malanova.it è stata salutata una nuova spiaggia formatasi nel rione Favazzina. La Fiumara Favazzina ha trascinato con sé un’enorme quantità di materiale, che si è depositato sulla foce, portando ad un’ampliamento della spiaggia. La linea litoranea si è spostata di almeno 10 metri verso il largo. Fino a pochi giorni fa, dove adesso dalla sabbia emergono i frangiflutti, c’era il mare. Simpaticamente gli ideatori del sito hanno battezzato la spiaggia, generata dal maltempo, col nome di “Malanova’s Beach” (foto di Gianluca Bellantoni).
Intanto il rione scillese continua ad essere quasi isolato a causa dell’ennesima frana che lo scorso 1 febbraio ha causato l’interruzione della Statale 18, nel tratto che va da Favazzina a Scilla. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, martedì 3
STATALE 18, ANCORA FRANE. SCILLA-BAGNARA CHIUSA
Il giorno dopo la riapertura tornano già i disagi
È ancora allarme frane nella Provincia di Reggio Calabria. L’ ennesima frana si è abbattuta, domenica sera intorno alle 21.30,  nella zona compresa tra Scilla e la frazione costiera di Favazzina. Grossi massi e detriti hanno ostruito il tratto della Statale 18, nei pressi della galleria “San Gregorio”, travolgendo anche una linea elettrica telefonica.  Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, Polizia Stradale e Provinciale e tecnici e operai dell’Anas. Interdetta nuovamente al traffico, quindi, la Statale in direzione di Bagnara, dopo appena un giorno dalla sua riapertura. Continuano, quindi, i disagi per i conducenti e pendolari che da Bagnara devono dirigersi verso Sud.  Sembrava, invece,  che la situazione viabilità nella zona della costa viola  fosse sulla via della normalizzazione, considerata anche la breve tregua del maltempo.
L'Anas, infatti, aveva riaperto domenica sera, il tratto della A3 tra gli svincoli di Scilla e Villa San Giovanni con l'applicazione del doppio senso di circolazione nella corsia nord-sud. La riapertura è stata resa possibile dopo la realizzazione di specifiche barriere di protezione in corrispondenza dei punti di maggiore criticità e l’attivazione di presidi di pronto intervento. La Prefettura di Reggio Calabria ha disposto il provvedimento grazie al contributo del Genio Militare, della Protezione Civile, dei tecnici specializzati Anas e della commissione di geologi che hanno monitorato la zona ed hanno accertato i livelli di rischio.
Riaperta al traffico, da sabato pomeriggio, anche la Statale 18 in direzione di Villa San Giovanni, dopo il ripristino delle zone a rischio frana. Sono chiuse ancora al traffico la strada provinciale Scilla-Melia e la Statale 18, nel tratto che va da piazza Matrice al raccordo autostradale di Oliveto, a causa di smottamenti verificatesi nei giorni scorsi. Giusy Nuri - torna susu

Scilla, lunedì 2
IL MARE E’ BLU QUANDO LA MONTAGNA E’ VERDE
Peggio, sempre peggio. Le persistenti piogge di questi giorni che hanno messo in ginocchio l’intera regione a cui sono seguite vittime, frane e  smottamenti, danni ingenti all’economia, disagi alla circolazione ed accentuato l’isolamento della Calabria dal resto del paese non possono non indurre a più di una riflessione.
Riflessioni che dovrebbero  fare  proprie le autorità governative e  il personale politico tutto, non esclusi i sindaci della regione giustamente tanto affaccendati a convocare incontri dalla Piana alla zona Jonica per reclamare provvidenze dai governi centrale e regionale.

-    E' proprio vero, come recita l’antico adagio popolare: “piove : governo ladro” per significare che, nel nostro caso, la causa degli ingenti danni causati è solo colpa degli altri,  delle avverse condizioni meteo?

I sindaci dovrebbero interrogarsi su quello che possono fare intanto loro come  amministratori locali e nei loro comuni per arginare questi fenomeni  prima che diventino irreversibili per reclamare, dopo, dagli altri, interventi mirati;  lo stesso dicasi per il Presidente della Provincia per la diffusa articolazione sul territorio della rete stradale di pertinenza e per le nuove ed importanti competenze delegate dalla Regione; per i dirigenti dell’Anas e delle Ferrovie, dei Consorzi di Bonifica e degli altri organismi che operano sul territorio.

La prima cosa che ho sempre notato visitando siti archeologici di eredità greca o romana è stata la grande attenzione con cui trattavano le ipotizzate problematiche derivanti dalle acque meteoriche, quindi i canali di gronda, le reti di canalizzazioni superficiali e sotterranee e rimanevo stupito dal primo loro pensiero di realizzare bagni e terme ove potevano.

Questa logica, in specie da parte dei Borboni in poi,  è stata sempre rispettata in ogni opera pubblica tenendo bene a mente di plasmarla al territorio ove impattava assecondandone impluvi,  escrescenze o fenditure e facendo convogliare, con lavori da eseguire  “a regola d’arte”  in opportuni  canali di gronda, fossi di guardia o quant’altro le acque meteoriche raccolte: tutto cio’, con scrupolo,  fino a qualche decennio addietro.

E qui sorgono spontanei una serie di interrogativi.

-    Non vorrei dare la croce addosso a chi si cimenta giornalmente con problemi  di ardua soluzione ma, non essendo obbligatorio fare politica, possiamo dire che oggi tutti i sigg. sindaci siano veramente “guardiani” dei loro territori? 

-    E' presente la cultura della pianificazione e del paesaggio nelle loro maggioranze  e perseguito in concreto ogni tipo di abusivismo?  Quante sono le opere abusive demolite?

-    I progetti vengono attentamente esaminati e più correttamente attenzionati  nella loro esecuzione? I direttori dei lavori sentono veramente, per il loro tramite,  il fiato al collo di una opinione pubblica veramente attenta ed intransigente su ogni sorta di collusione?

-    Il Presidente della Provincia impartisce  ferree  indicazioni perché lungo le strade provinciali le acque meteoriche vengano fatte correttamente defluire senza che si trasformino in grandi collettori ampliando a dismisura con la loro azione di  intercettazione gli effetti deleteri sui terreni circostanti? 

-    C’è una costante pulizia delle cunette e dei tombini ed un piano, con tanto di proget -manager di riferimento, di sorveglianza costante del sistema di regimentazione delle acque pluviali ove esistente e realizzarlo se  assente?

Probabilmente l’esempio piu’ illuminante lo avremmo verificato dalle nostre parti, diversi anni fa,  quando – si disse allora- le acque meteoriche, attraversando il piano viabile della Scilla-Melia, con “l’effetto cascata”,  avrebbero prima fatto cedere la strada per poi sospingere addosso all’unica fabbrica della cittadina, la Cofeal per la produzione di infissi, posta a valle ai bordi della ss 18, centinaia  di metri cubi di fango e detriti costringendo le maestranze a chiudere battenti.

-    Sul fronte delle strade ed autostrade di competenza dell’Anas esiste simile tensione morale, prima ancora che obbligo di legge,  nell’approccio all’esecuzione delle opere pubbliche in generale ed in particolare alla corretta regimazione delle acque meteoriche?

-    Ricordo di altri morti in quel tratto autostradale, tristemente famoso, di studenti reggini investiti da fiumi in piena e fare acqua-splasch  non è infrequente quando le piogge scendono dal cielo in abbondanza; e con l’estremizzarsi degli eventi climatici non c’è da stare allegri.

-    Anche qui i lavori vengono correttamente eseguiti e la sorveglianza è veramente tale? E’ normale, sulle autostrade, che l’acqua scorra in senso trasversale alla carreggiata o ristagni ai bordi?

Ovviamente ove l’inerbimento delle pendici  viene considerato fondamentale per la loro stabilizzazione unitamente al potere consolidante dell’apparato radicale di essenze idonee come le acacie altrettanto funesti sono da considerare gli effetti degli incendi:  qui apriamo altro dolente capitolo di questa immonda vicenda dello scempio del nostro territorio a cui assistiamo.

Ancora non percepisco, pur seguendo da anni la politica ed attento lettore dei quotidiani, che la lotta agli incendi venga considerata "la madre di tutte le battaglie" e, da quì, assumere le decisioni del caso

Le fiamme stagionalmente devastano la nostra Calabria il cui terreno  -di per sé friabile ed instabile, geologicamente disomogeneo e stratificato, variabile, notoriamente “sfasciume pendulo tra due mari” per usare una frase trita e ritrita di Giustino Fortunato, e aspro, dove “le uniche vie di percorrenza erano le fiumare”, per dirla con Corrado Alvaro,-  mostra tutta intera la propria vulnerabilità alle piogge che lo attraversano, separano,  quindi fatto scivolare sulle falde sottostanti trascinando case e cose o involandosi  sulle strade o autostrade con gli effetti nefasti che conosciamo.

Gli incendi delle ultime due estati hanno avuto effetti micidiali. Pochi si interrogano sul perché tutto cio’ avvenga e ancora di meno si arrovellano sui rimedi da adottare tra un Canadier e l’altro che non arriva mai e per difficoltà logistico-operative dovute al territorio, il getto di acqua salata, magari non centra appieno il bersaglio.

-    Perché non si attuano vie alternative, e certamente meno “salate”, dotando i comuni di autobotti con pompe prementi ed aspiranti e,  per comprensori,  dotandoli  altresì di un elicottero istruendo personale ad hoc con la realizzazione di laghetti collinari per garantire una dotazione di acqua e da utilizzare anche  per irrigare i campi?

Utilizzare vigili urbani, carabinieri e polizia stradale per osservare, tra un controllo e l’altro,  anche i boschi e le colline  perché, si sa, un intervento tempestivo equivale a dieci canadier dopo, all'interno di un piano complessivo.

Questo sarebbe il terreno di sfida pure del vero volontariato, non quello assistito e di comodo,  fatto di operatori organizzati in nuclei comunali di protezione civile da attivare alla bisogna.

 A problemi estremi, estremi rimedi.

-    E poi, si sa, la tendenza all' abbandono dei terreni agricoli e di tutti i terreni in generale un tempo utilizzati e frequentati costituisce terreno fertile per  le frane in inverno e gli  incendi d’estate: i fondi comunitari vengono orientati ad affrontare tali problematiche?

Lungo le pendice della Costa Viola, ove le imprese esecutrici dell’ammodernamento dell’autostrada stanno facendo scempio del territorio cancellando i Piani della Corona e inquinando il territorio nel generale silenzio, abbiamo un esempio illuminante.

Basterebbe mettere a coltura i chilometri  di gradoni abbandonati , un tempo coltivati a vigna,  da collegare con impianti a fune,  trenini a cremagliera e strade interpoderali affinché  il problema delle frane sulla SS 18 venisse notevolmente ridotto: sogni? Andare nelle Cinque Terre per vedere il nostro territorio come sarebbe potuto diventare.

Operare in Calabria non puo’ costituire sempre un alibi a non agire al meglio o non assumersi nessuna responsabilità.

E se dalle colline scendiamo sulla riva del mare le cose non cambiano affatto.  Ci si lamenta della furia devastatrice delle onde come se il problema fosse nato oggi. In molti centri della Calabria o  piantiamo gli ombrelloni sugli arenili o passeggiamo la sera: non c’è spazio per tutte e due le cose.  Sono state costruite vie marine dove per secoli scorrevano le onde che dissipavano  così,  naturalmente,  la propria energia, che oggi impatta contro dei muri di contenimento che vengono prima scalzati e poi abbattuti.

Al mare non mettere mai la mano contro mi diceva, da ragazzo,  il saggio Capo Chemi, esperto di mare, passato a miglior vita da tempo.  Ed a Scilla mai nessuno si è sognato di fare muretti al bordo della Via marina, per fortuna posta alla stessa quota della spiaggia, per cui il mare scorre e si ritira non rubando, se non a porzioni fisiologiche,  grandi quantità di sabbia.  Il Comune pulisce, anche se sempre con grande ritardo, e tutto finisce là.  Certo è un caso particolare ma illuminante che conferma l’assunto del grande Leonardo che affermava che “…quando si tratta di acque consultare prima l’esperienza e poi la ragione”.

Per arginare gli effetti devastanti delle onde hanno costruito prima centinaia di pennelli che, si è visto poi, se da un lato alimentavano il pascimento, dal lato opposto contribuivano a dismisura all’erosione, per poi passare a barriere parallele alla riva: un eterno laboratorio con spreco di denaro pubblico a non finire.

Risultato: le rive si assottigliano sempre piu’. Oggi si scopre il pascimento naturale riversando sabbia nuova o spostandola da un punto all’altro.

-    Allora come la mettiamo, mi domando, con i milioni e milioni di metri cubi di ghiaia,  frenata dalle opere di imbrigliamento dei torrenti realizzati a più non posso dopo le alluvioni degli anni ‘50,  che riversandosi, prima,  negli arenili  compensavano  la naturale erosione del mare?  

-    Erano tutte necessarie quelle briglie?

Oggi abbiamo i greti dei torrenti innalzati e le spiagge abbassate.

Come non dare ragione a Monsignor Bregantini che, al solito,  ispirato dallo Spirito Santo,  legando inscindibilmente i problemi soleva ripetere che.. “il mare è blu quando la montagna è verde”.

Per non parlare dei porti sbagliati come quello di Saline o Cetraro che addirittura è stato fatto al contrario nel senso che pur essendo riconosciuto che sul versante occidentale o tirrenico della Calabria il movimento sabbioso prevalente è  in direzione Nord la bocca del porto è stata orientata a Sud. Risultato: eternamente insabbiato!

E non parliamo degli effetti  deleteri  sulla linea di costa avvertiti a decine e decine di chilometri di distanza.

Piangerci addosso e reclamare lo stato di calamità naturale per fare con quei soldi gli errori di sempre  mi sembra veramente riduttivo invece di rimboccarci le maniche, ripensare un nuovo modello di sviluppo che rispetti la natura,  e fare ognuno il proprio dovere.
Scilla  30 gennaio 2009  pietrobova@tiscali.it - torna susu

Scilla, domenica 1
ALLOGGI POPOLARI, A MARZO I LAVORI
Il progetto consiste nella realizzazione di 9 appartamenti nella zona Boccata di Melia
Assegnata, circa una settimana fa, la gara d’appalto alla ditta vincitrice per la realizzazione del progetto di edilizia residenziale pubblica a Melia di Scilla. Il progetto consiste precisamente nella realizzazione di 9 alloggi di edilizia residenziale pubblica precisamente nella zona Boccata di Melia. Dei nove alloggi: otto saranno di 85 mq e uno di 45 mq, che verrà realizzato secondo la normativa sull’eliminazione delle barriere architettoniche.
Tutta la procedura è stata seguita con costanza dal vicesindaco Francesco Bellantoni, che dal 2003 si impegna a sollecitare il proseguo di una pratica complicata, a causa di vari ritardi e difficoltà tecniche e burocratiche che hanno dilungato i termini di circa 5/6 anni.
Soddisfatto il Vicesindaco di questo fondamentale passaggio per la realizzazione di un progetto <<che va a risolvere il grave problema relativo all’alloggio di alcune famiglie bisognose del nostro paese>>.
Di fronte alla crescente domanda di alloggi popolari da parte della cittadinanza scillese (60 richieste negli ultimi mesi) questo è solo un primo passo, in attesa di partecipare ad ulteriori bandi per il finanziamento di altri progetti. Aperto ancora un bando che scade a marzo. <<La difficoltà del comune di Scilla- spiega Bellantoni- sta nel reperimento del suolo dove far sorgere gli alloggi>>.
Per la realizzazione di quest’ultimo progetto, realizzato dopo un’attenta analisi delle caratteristiche del sito e nel rispetto dei suoi valori paesaggistici, la Regione Calabria-Dipartimento Lavori pubblici Edilizia Residenziale ha concesso all’Aterp di Reggio Calabria un finanziamento  981.268,11 di euro, somma che deriva dall’unione di due finanziamenti. Uno ottenuto dall’amministrazione avvalendosi della vecchia legge 457/78 e l’altro  della legge 179/98.
Ulteriore passaggio di questa complessa procedura, che sta volgendo a buon termine, sarà la firma del decreto di finanziamento davanti al notaio tra circa un mese e a marzo dovrebbero iniziare i lavori. Giusy Nuri - torna susu