preoccupati
Mensile satirico-culturale
torna a ospiti Febbraio 2002
IL GRIDO DEGLI SCILLESI: <<STAM’ IN CHIAZZA!>>.
Tradizioni e cultura finiscono sotto i piedi
di The Joker
Un grido si alza e si espande nell’aria, ad esprimere un bisogno, una necessità “fisiologica” per gli Scillesi: <<STAM’ IN CHIAZZA!>>.
Siamo d’accordo, Piazza S. Rocco non poteva più rimanere nello stato in cui si era ridotta: ‘u ‘ffacciaturi nuovo a metà e in parte chi ferri i fora; la pavimentazione che aveva perso la sfida contro le radici degli alberi, con la conseguente formazione di gobbe tipu cammellu; illuminazione insufficiente, con pali ‘rruggiati e così alti, che diffondevano la luce solo sulla chioma degli alberi. Ciò comportava lo scatenarsi di sciami d’insetti di varie specie che disturbavano non poco i poveri scillesi, i quali tornavano a casa in compagnia i ‘na fulea i muschitti nascosta nei vestiti. Non era propriu cosa!
L’Amministrazione comunale ha dunque pensato bene di intervenire, rispolverando (mai termine fu più appropriato) un progetto redatto più di un decennio fa, che per varie cause –mancaru i sordi? a volontà? o tutti i dui?- era rimasto custodito in un cassetto. Comunque, dopo tante peripezie, i lavori di ristrutturazione sono partiti e dovrebbero essere conclusi (salvo ritardi sempre dietro l’angolo) entro la fine del mese.
In questi mesi, non sono certo mancati gli aspetti comici: c’era chi, al comune, chiedeva <<Ma il sabato gli operai lavorano?>>, perché la sorella aveva deciso di sposarsi nella chiesa di San Rocco ed era disperata al solo pensiero di sporcare l’abito costato milioni in mezzo a ‘mmazzacani e cacinazzi o, ancora peggio, dover fare le foto con lo sfondo i ‘na butunera al posto del castello!
Altri, letteralmente struriati dall’attesa -complice il vento che aveva abbattuto la provvisoria recinzione del cantiere- ne hanno approfittato per “saggiare” la solidità del nuovo massetto ma sono stati scoperti e bacchettati, com’e figghioli i l’asilu, dal sindaco in persona!
Non sono mancate neanche le inevitabili polemiche, in merito al progetto in realizzazione. Alcuni sostengono che sono stati danneggiati i “turisti invernali” della nostra cittadina, in quanto non hanno potuto godersi il panorama. Questo è vero, ma i lavori non possono essere fatti da operai e mezzi invisibili! E poi, a Scilla, d’inverno, chi li ha mai visti i turisti?
Altre riserve sono state mosse riguardo ai disegni previsti per la pavimentazione della piazza, in quanto non rispecchierebbero né le tradizioni popolari né la storia mitologica di Scilla e, per questo, occorrerebbe apportare alcune varianti al progetto originario.
Personalmente, credo che un’ipotesi del genere non farebbe altro che allungare ancora i tempi, costringendo i cittadini a rimanere aggrappati alle reti del cantiere -chissà per quanto- a “spingere” con gli occhi gli operai, i quali, non sapendo se proseguire con i lavori previsti o cambiarli in corso d’opera, rimarrebbero intrappolati in un braccio di ferro infinito, aspettando inoperosi il prossimo sabato, giorno di riposo!
A ben vedere però, non è mica vero che i disegni previsti –raffiguranti la Rosa dei Venti- non rispecchiano le nostre tradizioni o la nostra storia mitologica.
Infatti, guardando quest’ormai famosa Rosa, potremo spiegare ai turisti o ai più giovani da dove è arrivato Ulisse o in che direzione si trova Cariddi. Inoltre, potremo capire con più facilità da che parte arriva il vento: se è libici o punenti e maistru; se l’acqua veni ru faru o se è sulu tramontana sicca, quindi decidere se si può uscire in mare per una battuta di pesca, se si può andare in campagna, ecc. come, per secoli hanno fatto i nostri antenati. C’è una sola differenza: mentre i nostri nonni e i nostri padri affacciandosi dalla piazza hanno guardato l’orizzonte, noi guarderemo …sotto i piedi!
Quindi, basta con gli allarmismi e le esagerazioni. Teniamo presenti le reali esigenze degli Scillesi, che non ne possono proprio più di star fermi a guardare e hanno invece una voglia matta di consumare il loro bel paio di scarpe su una piazza nuova di zecca.
Tanto, senza far polemiche, il rimedio è gia pronto: se proprio la Rosa non piacerà, la cancelleranno a furia di passeggiarci sopra, soddisfatti di poter dire: <<STAM’ IN CHIAZZA!>>
Forte il messaggio delle alte istituzioni cittadine ...Ma chi (r)azz' i palmi sù?
Giovani "Figli delle palme": usate il preservativo
di Joe Coppola
Il messaggio che le alte istituzioni cittadine, vogliono dare per la prossima estate, sia ai bagnanti scillesi che ai turisti nazionali ed internazionali che approderanno sulla spiaggia di Scilla, è categorico: sì al sesso, ma al sesso sicuro …ma che non generi proliferazione.
Effettivamente una posizione chiara sull’argomento in questione, nel paese di Scilla, può essere presa solamente da una classe dirigente laica, che essendo chiamata a rappresentare la collettività, intervenga sui temi più importanti che la riguardano. Dato che in questo paese in inverno non c’è un c…. lo slogan o lo spot è da considerarsi futuristico, ma ne apprezziamo l’anticipazione.
La politica deve andare al passo con la storia, anzi la deve precedere. L’errore compiuto nel 1968 non si deve ripetere nella società moderna, i figli nati dai “figli dei fiori”, procreati in un momento di massima occupazione, sono cresciuti in condizioni splendide, ma divenuti adulti, per un’infame sorte, si sono trasformati in figli di …soccupati.
Giunti nel nuovo millennio i fiori sono passati di moda, ora tocca alle piante: sono le palme a rappresentare lo status symbol della nuova generazione (vedi lungomare di Reggio)… La si deve piantare con l’essere ipocriti e si deve dire chiaro come stanno veramente le cose: i figli nati dai “figli dei fiori” sono cresciuti con la consapevolezza di dover adottare misure anticoncezionali. Ne sono consapevoli a tal punto che per scongiurare qualsiasi tentazione trasgressiva, hanno pensato di dare un segnale forte, proteggendo perfino il loro simbolo, le palme, quelli che sembrano essere dei veri e propri profilattici. Così, in futuro, non ci saranno figli dei moderni “figli delle palme”!
Vi siete mai chiesti per quale motivo i “figli dei fiori” hanno inventato il preservativo (cioè colui che ci garantisce una certa stabilità o una certa durata e ci preserva dal fare enormi ca…volate)? Per dire: errare è umano ma perseverare è diabolico. Ecco allora che il cerchio si chiude, e scatta l’ordine categorico: proteggete quelle palme!
Babbo Natale è venuto anche a Scilla - 'Ndavi pi tutti! -
Grosso successo di pubblico
di Tom Homer
-<<Ho visto Babbo Natale a Scilla!>>
-<<Ma quandu crisci! Babbo Natale non esiste.>>
-<<Ti dico che era lui!>>
-<<Sì, e magari è venuto anche a casa tua!?>>
-<<No, ha invitato tutti i “bambini” del paese a recarsi al Castello, per poter consegnare loro i “meritati” doni.>>
-<<Meritati perché?>>
-<<Perché, grazie a loro, ai “bambini”, lo scorso anno Scilla è riuscita a primeggiare in tutti i campi!>>
-<<In quali campi?>>
-<<Praticamente in tutti: cultura, calcio, musica, pesca, cucina, ecc. È stato davvero un anno indimenticabile!>>
-<<Ma, dimmi, ti senti bene?>>
-<<Benissimo. Anzi, il prossimo anno vorrei riceverlo anch’io un dono.>>
-<<Perché, adesso ogni anno Babbo Natale verrà al Castello a consegnare i regali?>>
-<<Sì, pensa! E la prossima volta il regalo lo avrò anch’io, tantu, ‘stu Babbu Natali ndavi pi tutti!>>
-<<Va bene, va bene … Adesso vai a dormire, che è meglio.>>
-<<Forse hai ragione, non mi sento molto bene. Buonanotte Tom.>>
-<<Buonanotte Homer ...>>
preOccupati
Fu pi casu, ‘na sirata,
‘n menz’ a bbuci e allegria
di ‘na randi tavulata,
chi turnau la nostalgia.

Fu ‘n’amicu originali
ch’attirau l’attenzioni:
<<Chi facistu cu giurnali,
chi scrivivu cu passioni?>>

Cu sorpresa jeu lu vardu,
<<Oh, quant’eru disgraziati! …>>
-rissi- <<…Ancora m’u ricordu,
si chiamava “preOccupati”!>>.

Sì, l’ammettu cu rimpiantu
chi valiva propriu ‘a pena,
ma rassammu tuttu quantu
quando menu vinni ‘a lena.

<<Caru amicu, cu’ si menti!>>
-nci rispundu risulutu-
<<Suli mai si faci nenti,
pu’ giurnali serv’ aiutu!>>

<<S’è pi chistu, amicu caru,
tu sì subitu servitu,
chì nda pocu ti priparu
propria apposta jeu nu situ.

Di lu Scigghiu po’ parrai,
chi so’ pregi e i so’ difetti:
tu t’ha sulu collegari
cu la riti d’internetti.

Esti ‘n filu longu assai,
cchiù di ‘n puzzu senza fundu,
basta ‘n clic e ti ndi vai
all’atru capu di lu mundu!>>

Amicu bellu, grazi’ allura,
pi l’aiutu e lu cunsigghiu:
ccà ripigghia l’avventura
ru giurnali di lu Scigghiu.

Ropu anni i long’ assenza,
dunqui eccuci turnati:
cangia sulu l’apparenza,
sim’ ancora preOccupati!

‘U Nonnu, a Mimmo, con gratitudine